Fino a 3000 euro in più alla fine del mese: ecco in che modo
Si tratta di un nuovo supporto ad aziende e dipendenti che potrebbe supportare le spese e garantire aumenti di stipendio considerevoli.
Il supporto del Decreto Aiuti-ter è già avviato e i bonus sono stati inviati. Intanto il Governo Meloni, a supporto sia delle aziende che dei dipendenti, introduce un bonus busta paga.
Del bonus se ne faranno carico le aziende e non lo Stato, ma con alcune accortezze. Infatti le aziende, soprattutto con la crisi in corso, non avrebbe il potere economico per supportare degli aumenti di stipendio, quindi ecco che entra in gioco il bonus che abbiamo delineato.
Il Governo Meloni è deciso a introdurre il bonus busta paga: questo bonus sarà un supporto alle aziende con l’obiettivo di aumentare gli stipendi dei loro dipendenti e automaticamente il potere di acquisto degli italiani che si vedranno con più soldi.
Ma come funziona esattamente tutto ciò? Bisogna pensare infatti che ad oggi le aziende ci pensano sempre 10 volte prima di alzare lo stipendio ad un loro dipendente, dato che quando si pensa di aumentare un stipendio, non bisogna fare i conti solo con l’aumento del budget della persona, ovvero con il netto, ma anche e soprattutto con la parte lorda.
Il bonus busta paga: di cosa si tratta?
Qui appunto entrerebbe in gioco il bonus che garantirebbe un supporto dello Stato dove, mentre prima all’aumento stipendio sarebbe aumentato anche il peso del pagamento del lordo per le aziende, ora invece lo sgravio fiscale porterebbe ad un aumento solamente del netto.
Ancora il supporto sarebbe anche legato a determinati premi e incentivi aziendali che sarebbero esentasse. Ma la priorità al momento sembrerebbe il taglio del cuneo fiscale, al centro del bonus.
Comunque ulteriori misure di aiuti arriveranno nel Decreto aiuto-ter. Come dichiarato qualche giorno fa dal sottosegretario all’Economia, Federico Freni: “Daremo la possibilità alle imprese di erogare un premio ai dipendenti esente da tassazione fino a 3.000 euro. Le imprese potranno così aiutare i dipendenti a fronteggiare il rincaro del costo della vita senza l’interposizione di un cuneo fiscale e senza cristallizzare aumenti salariali che potrebbero risultare insostenibili.”
Il bonus non è obbligatorio e può liberamente non essere messo in pratica dalle aziende, oppure essere svolto solo in una parte. Il vantaggio poi non sarebbe solamente per l’azienda, ma anche per il dipendente stesso: infatti questo aiuto di 3000 euro non rientrerebbe neanche nell’imponibile fiscale.
Si attende con ansia il seguito, sperando in un rinnovamento dell’economia.