La manovra di bilancio ha portato più soldi per gli italiani
Con la nuova Legge di Bilancio arrivano soldi in più nel nuovo anno per tantissimi italiani: ecco cosa ci aspetterà con il nuovo anno e cosa è stato approvato per dare più soldi.
In cantiere già da tempo e in lavorazione per essere presentata nella nuova Legge di Bilancio 2023, la manovra di taglio del cuneo fiscale al 3% è ora realtà ed è stata da poco approvata.
Con questa manovra i lavoratori sotto i 35000 euro annuali di reddito non perderanno lo sgravio contributivo attualmente in vigore che permette di avere qualche soldo in più in busta paga alla fine del mese grazie allo sgravio fiscale del 2%.
Lo sgravio salirà poi sino al 3% per i lavoratori con un reddito di 25000 euro che porterà 1.920 euro al mese.
Con questa manovra circa 4 milioni di italiani avranno qualche soldo in più in questo periodo di profonda difficoltà economica e potranno avere sonni più tranquilli.
Taglio del cuneo fiscale: non tutti lo hanno approvato
Sempre i sindacati insistono però con l’esecutivo sul fatto di effettuare il taglio proposto solo con i dipendenti, senza però al momento essere stati ascoltati, come si evince anche dalle parole di Federico Freni, sottosegretario all’Economia, il quale ha affermato: “Dubito che un taglio del cuneo fiscale esclusivamente a favore dei lavoratori sia corretto”.
Freni ha inoltre spiegato più approfonditamente le linee guida del Governo sulla questione: “Il taglio del cuneo vede interessi concorrenti di lavoratori e imprese, meglio ripartire il taglio assegnando prevalenza al lavoratore”.
Questo in pratica cosa significa? Lo stipendio per i dipendenti aumenterebbe, ma non di molto, dato che una parte degli aumenti si svilupperebbe anche per le imprese e a quel punto non solo i dipendenti usufruirebbero di questi tagli.
Come la manovra ha visto la conferma sul taglio del cuneo fiscale, si è visto però anche qualcos’altro approvato dal nuovo esecutivo nella legge di bilancio, ovvero la definitiva cancellazione del reddito di cittadinanza.
Ufficialmente infatti l’aiuto sociale promosso durante il Governo Conte verrà abolito nel 2024, anche se subirà già fortissime restrizioni nella metà dell’anno nuovo e oramai vedrà la cessazione dell’accettazione delle domande per usufruire del reddito.