Carboidrati, cosa succede se li togli dalla dieta: quali sono gli effetti per il corpo
Vediamo quali sono le conseguenze di un regime alimentare no carbs. Ecco quali sono i potenziali pro e quali invece possono essere i possibili contro
Un buon regime alimentare contempla l’assunzione contestuale di carboidrati, proteine e verdure. Può però capitare che in alcuni casi si debba fare a meno dei carboidrati, ma questo può stabilirlo solo un nutrizionista. Infatti agire secondo delle mere convinzioni popolari di certo non può essere di grande aiuto.
Il pensiero secondo cui eliminare pasta, pane, riso, patate o qualsiasi altra forma di carboidrati dalla propria alimentazione possa favorire una perdita di peso non è del tutto corretto o meglio non è l’unica variabile da considerare. Quando si intraprende un percorso alimentare salutare bisogna valutare anche altri aspetti.
Cosa succede quando si eliminano i carboidrati dalla propria dieta
I carboidrati ad esempio forniscono glucosio che viene poi tramutato in energia la quale viene utilizzata per sostenere il corpo e tutte le attività quotidiane. Sono una sorta di carburante per il funzionamento di tutto l’organismo. Al tempo stesso alcune fonti di carboidrati come pane e pasta e patate se consumate in maniera eccessiva portano a disturbi quali infiammazioni croniche, aumento di peso, problemi di carattere intestinale e aumenti di glucosio nel sangue.
Naturalmente non tutti sono uguali. Ci sono quelli semplici comunemente chiamati zuccheri presenti in modo naturale in alcuni cibi come ad esempio la frutta. Sono facilmente digeribili e danno prontamente energia. Al contrario le fibre alimentari non sono digeribili e non danno subito quella potenza che serve all’organismo. Favoriscono però la regolarizzazione intestinale e danno un maggior senso di sazietà.
In virtù di queste considerazioni è facile comprendere che eliminare del tutto i carboidrati dalla propria vita non è di certo un bene. Lo scotto da pagare è la carenza di energia. Assumerli con moderazione può essere invece il giusto viatico, mentre quelli raffinati (quelli derivanti da farine lavorate derivate dalla raffinazione dei cereali) si possono bandire tranquillamente.
Gli esperti di nutrizione infatti hanno affermato che non assumere più carboidrati (tra l’altro in maniera autonoma) oltre ad essere errato e anche dannoso. Le nostre cellule muscolari e cerebrali si alimentano di glucosio. Un mancato apporto potrebbe essere controproducente. Il giusto compromesso potrebbe essere quello di eliminare i carboidrati raffinati, centellinare quelli ad alto indice glicemico e consumare con regolarità quelli sani come frutta, verdura, cereali integrali, legumi che danno energia e al contempo favoriscono la salute dell’intestino, evitando infiammazioni.