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Gite scolastiche troppo onerose: stop ai viaggi all’estero, mentre in Italia…

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Diverse famiglie non possono più permettersi di pagare le gite scolastiche ai propri figli, in particolar modo quelle all’estero. Per via dei diversi rincari i pacchetti dei tour operator sono praticamente inaccessibili 

C’erano una volta le gite scolastiche. Purtroppo già con l’avvento del Covid erano stato ampiamente limitate con molti ragazzi che si sono persi delle esperienze significative sia a livello scolastico, sia a livello di vita. Stavolta a dare una mazzata definitiva ad un’attività che gli studenti aspettano per tutto l’anno sono i rincari che stanno caratterizzando quest’ultimo anno.

Infatti per effetto di ciò i tour operator che organizzano questi viaggi si sono ritrovati a dove aumentare i prezzi, sfavorendo però le famiglie di alcuni alunni che non possono permettersi cifre troppo elevate. In tal senso La Repubblica ha segnalato alcuni casi di scuole che a Roma e Latina si sono ritrovate in situazioni di questo genere.

Gite scolastiche tra rinunce e alternative in Italia

Fino a 650 euro per un viaggio a Madrid solo per citare un esempio. Una vera e propria follia che per forza di cose include solo gli allievi che hanno alle spalle dei genitori facoltosi che possono permettersi cifre simili. La logica conseguenza è stata che alcune scuole hanno deciso di ripiegare sull’Italia per cercare di risparmiare ed includere il maggior numero di scolari.

Tra le mete più gettonate ci sono Torino, Puglia, Sicilia e Toscana e per cercare di rientrare coi prezzi sono stati ridotti anche i giorni da trascorrere fuori città. In questo modo la spesa massima è di 400 euro. Altri istituti hanno messo a disposizione delle famiglie un “fondo solidarietà” per poter sostenere la partecipazione degli studenti a qualsiasi tipo di iniziativa scolastica.

A prescindere da ciò la situazione rimane tesa. La rete degli studenti sostiene che in questo modo si nega il diritto allo studio. Per quanto sia anche un’attività ludica la gita scolastica resta comunque un’occasione per ampliare i propri orizzonti e conoscere nuove realtà. Non poter partecipare per meri motivi economici va decisamente a cozzare con quelli che dovrebbero essere i principi scolastici.

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Dal canto loro le scuole però non hanno risorse inesauribili e spesso sono impossibilitate a tendere una mano agli alunni. Cercare delle soluzioni interne consultando gli studenti potrebbe essere un buon viatico. Se proprio le difficoltà organizzative sono insormontabili si potrebbe optare anche per una gita di 2-3 giorni scegliendo destinazioni economiche e al contempo istruttive.

Published by
Antonio Pilato