Recenti studi hanno dimostrato che l’alimentazione può avere un’incidenza importante sulle capacità cognitive delle persone. Ecco quali cibi sono “amici” della mente
Allenare il proprio cervello col passare degli è un esercizio che un po’ tutti dovrebbero fare. Stimolarlo, tenerlo impegnato è sicuramente un buon viatico per poter vantare anche in vecchiaia delle buone funzioni cognitive. Ma anche condurre uno stile di vita sano lontano dai vizi e e delle cattive abitudini può essere propedeutico sotto questo punto di vista.
La prima cosa da fare è quella di seguire un’alimentazione corretta e lontana dagli eccessi. Più nello specifico però bisogna iniziare ad includere nella propria dieta tutta una serie di cibi che fanno bene alla salute mentale. Infatti secondo diverse ricerche tra i due fattori c’è un’importante correlazione.
Ad esempio i legumi migliorano l’umore e hanno effetti benefici sulla memoria soprattutto nei soggetti più anziani. Mangiarli almeno un paio di volta alla settimana può essere davvero salutare. Sulla stessa stregua troviamo il pesce, in particolare quelli grassi come salmone, sgombro, aringa, trota e sardine che danno un buon apporto anche per quanto riguarda la gestione dello stress.
Per rallentare il processo di perdita della memoria che soprattutto con l’arriva della terza età può essere più accentuato, spazio a mirtilli, ciliegie, more e lamponi. I pomodori invece hanno molteplici proprietà antiossidanti che preservano l’organismo dalla demenza e dall’Alzheimer.
Passando alle uova, contengono al loro interno alcune vitamine che hanno la capacità di ridurre i livelli di omocisteina nel sangue. Qualora sia presente in elevate quantità aumenta la possibilità di andare in contro ad ictus e Alzheimer. In ogni regime alimentare che si rispetti non possono mancare le arance, fonti per antonomasia di vitamina C. Questo nutriente aiuta a contrastare le malattie degenerative come la demenza e aiuta anche nella gestione dell’ansia e dello stress.
Al passo con le nuove abitudini alimentari, l’avocado non è solo un cibo afrodisiaco. Infatti aiuta la mente grazie al suo contenuto elevato di magnesio. Chiaramente non bisogna abusarne, ma questo è un concetto che vale con qualsiasi tipo di pietanza. Spazio anche alla frutta secca, troppo spesso demonizzata ingiustamente, ma che in realtà si sposa a pennello con la salute mentale. Noci, mandorle, nocciole e anacardi con la loro vitamina E possono dare un grande aiuto nella prevenzione del declino cognitivo, soprattutto nei soggetti più anziani.