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Vivere con un gatto fa bene alla salute: tutti gli studi condotti sulla tematica

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Diversi lavori di ricerca hanno portato alla luce una correlazione tra il benessere psicofisico delle persone e la presenza in casa di gatti. Ecco perché i felini hanno questi effetti positivi

Il 17 febbraio si festeggia una ricorrenza importante per chi ama i gatti. Infatti in questa data dal 1990 si celebra la “Giornata nazionale del gatto”, un animale che sta molto a cuore agli italiani. Molti ne hanno almeno uno in famiglia e anche secondo la scienza si tratta di un vero e proprio beneficio.

Sono molteplici le ricerche che svelano che prendersi cura di un gatto contribuisce a mantenere alto il proprio benessere fisico e psichico. Andiamo a scoprire nel dettaglio questi studi inerenti il rapporto tra gli esseri umani e i felini.

Gatti in casa, perché fanno bene alla salute: i risultati delle ricerche

Secondo un lavoro di ricerca condotto in Australia, i proprietari di gatti hanno una migliore salute mentale rispetto a chi non ne ha. Si sentono meno nervosi, hanno maggiore fiducia e soprattutto dormono meglio, magari proprio in compagnia del proprio amichetto a quattro zampe. In Scozia invece sono stati presi in esame i bambini, per l’esattezza più 2.200. Più il loro legame con il gatto era forte migliore era la loro qualità della vita.

Un’altra corrente di pensiero ha invece analizzato le emozioni. Chi vive con il proprio gatto ha meno percezioni negative di chi ad esempio convive con il proprio partner. Stesso discorso anche per quanto concerne i battiti cardiaci e la pressione sanguigna, con i primi di gran lunga meno stressati dei secondi.  Anche semplicemente accarezzarli o guardare dei video in cui sono presenti dei gattini aiuta a tenere alto il buon umore.

Il rapporto con il gatto aiuta inoltre ad essere più calmi e ad avere una maggiore sensibilità sociale. Ciò porta a fidarsi maggiormente delle persone, il che non è di certo un particolare di poco conto.

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Probabilmente però l’esperimento più interessante è quello che è stato portato avanti analizzando quasi 4.500 persone nell’arco di 13 anni. Dai risultati è venuto fuori che chi ha un gatto ha un rischio più basso di essere colpito da un infarto. Una ricerca dell’Università della Pennsylvania ha invece appurato che i “gattari” hanno meno mal di testa, raffreddori e mal di schiena. A differenza di chi ha dei cani sono più aperti a nuove esperienze ma sono di gran lunga meno estroversi e meno amichevoli di coloro che prediligono quelli che per antonomasia sono definiti “i migliori amici dell’uomo”.