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Non farti truffare con un sms! Ecco cos’è successo a Verona, potrebbe accadere anche a te

truffa
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I malintenzionati sono sempre in agguato e bisogna stare molto attenti. Nel veronese una persona è stata truffata con un SMS. Ecco cosa gli è successo e vediamo qualche consiglio utile per evitare le truffe.

 

Come ben sappiamo, le truffe telefoniche sono sempre dietro l’angolo. Ogni giorno riceviamo migliaia di chiamate, e-mail ed sms che promettono di farci risparmiare, ad esempio, sulla bolletta del gas oppure su un paio di occhiali, come la truffa di qualche anno fa con il noto marchio Ray-Ban, che prometteva un paio di occhiali a poco prezzo “cliccando sul link e inserendo il codice sconto”.

Bisogna stare molto attenti e non fidarsi nemmeno dei messaggi che possono sembrare provenire da fonti attendibili. Nel veronese già lo scorso anno una donna è stata truffata tramite messaggio sul cellulare. Si chiama smishing questo tipo di truffa e purtroppo è facile caderne in trappola. La donna ha ricevuto un sms dalla propria banca e successivamente un finto operatore l’ha contattata chiedendole alcuni dati personali. Dopo aver fatto questa operazione, la donna si è resa conto di essere stata derubata.

Una storia molto simile è quella di Alberto D’Este. La vittima si è dovuta rivolgere all’Adiconsum sempre a causa di un sms truffa. L’sms si è presentato come un messaggio “alert” della banca che lo informava su delle operazioni sospette sul proprio conto bancario. Il cliente ha risposto al messaggio cliccando sul link e compilando il form con i dati richiesti.

Poco dopo, il signor D’Este è stato contattato al telefono da una persona che ha detto di essere un operatore della banca. Come nel caso precedente, anche lui, poco dopo la chiamata, ha notato delle strane operazioni bancarie sul proprio conto, subendo un danno di circa 4.200 euro.

Sms truffa: cosa fare?

Se non volete anche voi ricorrere all’Adiconsum a causa di una truffa telefonica sul vostro conto in banca dovete stare ben attenti e controllare prima di tutto chi è il mittente dell’sms.

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Dopo esser diventato vittima di smishing, il signor D’Este ha dichiarato che il presunto operatore della banca gli ha chiesto dati come nome utente e password per accedere al conto. Sarebbe bene, quindi, non rilasciare mai le proprie informazioni personali e dati sensibili, anche perché un operatore non vi dovrebbe mai chiedere queste informazioni.

Nel caso in cui doveste ritrovarvi in una simile situazione, allora dovreste subito presentare un reclamo per poter attivare la procedura presso l’Arbitro con il supporto di Adiscom. Di solito è un sistema che funziona in modo rapido ed economico e che aiuta quasi sempre il consumatore.