Arriva la rottamazione delle cartelle esattoriali proposta nell’accettata legge di bilancio 2023: ecco di che cosa si tratta e cosa verrà condonato.
Proposta da parte della Premier appoggiata dalla Lega per la rottamazione di cartelle esattoriali con una nuova pace fiscale. La cancellazione delle cartelle dei contribuenti ha subito importantissimi cambiamenti con l’arrivo del nuovo Governo.
Non è la prima rottamazione delle cartelle che viene effettuata dal Governo in questi anni, ma è sicuramente quella più influente e con regole più leggere. Di queste precedenti rottamazioni si era sempre occupata la DL Fiscale della Legge di Bilancio (il Decreto Fiscale è il principale collegato alla manovra finanziaria ogni anno).
Le varie rottamazioni delle cartelle in questi anni erano già state tre e la differenza sostanziale con questa nuova è che riguardavano debiti del contribuente che andavano anche molto lontano nel tempo.
Ma quali sono le ulteriori variazioni rispetto a queste nuove regole?
Nella rottamazione quater poi si parla di un condono di circa 1000 euro sui debiti. Questa rottamazione potrebbe riguardare anche la cancellazione delle multe, soprattutto quelle che sono state elargite in tempi di Covid.
Il Governo Meloni però ha studiato approfonditamente la questione e la suddetta rottamazione molto probabilmente riguarderà anche contributi e tasse.
Bisogna inoltre specificare che questa rottamazione va a beneficiare principalmente i contribuenti decaduti, ovvero coloro che hanno aderito alle sanatorie, ma successivamente non sono riusciti a rispettare le scadenze per eventuali pagamenti.
Come specificato precedentemente, la nuova rottamazione delle cartelle considera un periodo di tempo debitorio che arriva fino quasi al presente: si parla infatti di cancellazione delle cartelle sino addirittura al mese di Giugno 2022.
Resteranno però fuori dal conteggio del calcolo debitorio tutte le cartelle che sono state eseguite dopo Giugno, dato che sono ancora nello sviluppo degli Enti che si occupano del calcolo dei debiti. Comunque un passo in avanti notevole rispetto alle altre rottamazioni precedenti, dato che quest’ultime arrivavano sempre ad un massimo di condono che partiva da molti anni prima.
In questa nuova regolamentazione si parla di una sola sanzione forfettaria del 5% che verrà addebitata sulle spalle del contribuente, ma attenzione, perché l’agevolazione sarà comunque molto grande: infatti il debito potrà essere suddiviso addirittura in un massimo di 120 rate mensili che permetteranno di rientrare dello stesso in un periodo di tempo di 10 anni.
Tuttavia bisogna precisare anche che per portare a termine questa rateizzazione in tutto questo tempo servirebbero determinate coperture di cui al momento non si dispone, quindi infelicemente questo tempo cosi lungo potrebbe essere dimezzato a 5 anni invece che ai 10 come sarebbero stati previsti.