Categories: Attualità e News

Duemila euro al mese di stipendio, ma nessuno si offre: i giovani si ribellano

finanzamoney.it

Un’azienda pugliese ricerca dipendenti, l’annuncio di lavoro arriva fino a duemila euro al mese, ma degli 800 curriculum inviati a destinazione la maggior parte sono di persone di 50 anni: la notizia fa scalpore.

La notizia riguarda un’azienda pugliese: ricerca dipendenti, offre contratti che arrivano sino a duemila euro mensili più benefit, ma i curriculum inviati sono tutti di persone già grandi d’età.

La Plastic Puglia, azienda fondata da Vitantonio Colucci nel 1967, leader nella produzione di tubi per l’irrigazione di precisione e che si estende oggi su un’area di 100mila metri quadrati, con 8 magazzini, 6 dipartimenti produttivi e 35 linee di estrusione vantando una produzione annua di 50mila tonnellate di materie prime.

L’imprenditore stesso è intervenuto parlando del tema, cercando di rintracciare un colpevole in questa mancanza di richiesta per coprire le posizioni lavorative di cui l’azienda aveva necessità, anche urgentemente.

La solita solfa, si direbbe, con la priorità di colpevolizzare i giovani, la società, le istituzioni assenti: alla fine infatti si è verificato proprio questo.

L’intervento di Colucci: i giovani non rispondono, le istituzioni devono cambiare. Ma è davvero cosi?

Ad intervenire sul tema proprio Vitantonio Colucci, l’imprenditore fondatore di Plasic Puglia:

“Abbiamo chiesto nuovo personale perché come azienda siamo in crescita. Abbiamo un forte aumento della domanda non solo dall’Italia ma anche da altri paesi europei ed extra europei. Ma le persone che hanno presentato i curriculum e si sono presentate non hanno la giusta formazione per essere inseriti nella nostra catena di produzione. Non rispondono alle nostre esigenze. Ne sono arrivati molti di persone che superano i 50 anni, ma non fanno al caso nostro. Oppure c’è chi fino a ieri faceva il cameriere e poi ha inviato il curriculum. Senza nulla togliere alla professione del cameriere da noi non c’è tempo per la formazione e stare vicino a macchinari che costano milioni di euro non è assolutamente facile oltre che pericoloso. Volevamo assumere dei giovani ma questi ultimi, che spesso escono anche da un percorso scolastico, non hanno una preparazione tale da poter affidare loro compiti da specializzati”.

E se il problema non fossero i giovani lavoratori? Se la problematica fossero stage non regolarmente retribuiti, con orari di lavoro full time che necessiterebbero un contratto adeguato?

finanzamoney.it

Prosegue comunque il Colucci, appellandosi anche alle mancanze delle istituzioni:

“Mi appello anche al Governo e in particolare al Ministro del lavoro dice ancora a che possa ricostituire un sistema migliorativo con riferimento proprio alle specializzazioni. Un ragazzo di 19 anni negli Stati Uniti è già pronto per affrontare il mondo del lavoro in fabbrica, in Italia no. Io proporrei fino a 16 anni una scuola teorica ma dai 16 ai 19 anni anche veri e propri stage all’interno delle fabbriche per chi vuol intraprendere questo tipo di professione. Guardate che non è solo la Plastic Puglia che non trova personale ma ve ne sono tante altre aziende.”

Dubbia resta comunque la posizione dell’imprenditore e anche dell’azienda: sui social le recensioni sono varie, di tutti i tipi. C’è chi parla di richieste di colloquio non approvate per l’età, chi di sgravi fiscali sui giovani. Dov’è dunque la verità?

Published by
Francesco Tripputi