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Come ridurre la quota d’affitto? I metodi legali, dall’accordo al ricorso

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Ridurre la quota d’affitto cosiddetta “canone di locazione”, si fa in accordo con il locatore, o in alternativa è possibile fare ricorso.

In questo periodo storico, le spese sostenute a causa del caro vita e delle bollette stanno mettendo le famiglie in ginocchio. Per quanto riguarda le bollette, il Governo Meloni ha prorogato il bonus sociale anche per il 2023, innalzando la soglia di reddito da 12mila a 15mila euro; ma per quanto riguarda l’affitto? Esistono anche in questo caso contributi di rimborso, ma questi riguardano solo gli under 31.

In pochi sanno però, che è possibile ridurre la quota d’affitto o addirittura sospenderla per qualche mensilità, senza incorrere in sanzioni. Questo in accordo con il proprietario di caso o per mezzo di un ricorso sui vizi e difetti dell’immobile, ma partiamo dal primo caso.

Come ridurre o sospendere la quota di affitto in accordo con il locatore

Per quanto riguarda la sospensione d’affitto in accordo con il locatore possa risultare l’operazione più semplice, necessita comunque di un iter ben preciso. Tale procedura non prevede comunque una modifica nella dichiarazione dei redditi per il locatore, in quanto lo stesso è comunque tenuto a dichiarare il canone d’affitto come da contratto, anche se non percepito. Nel caso in cui il locatore e l’affittuario decidono invece di ridurre la quota d’affitto, andrà tempestivamente comunicato all’Agenzia delle Entrate, al fine di non incorrere in sanzioni. Il nuovo accordo andrà infatti comunicato con questa procedura:

  • scaricando e compilando il modello 69 reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate: in questo documento andranno comunicati i dati del contratto di locazione e i codici di registrazione; tale documento andrà poi consegnato all’Agenzia delle Entrate;
  • redigendo una scrittura privata dove sarà indicato il nuovo importo del canone di locazione e il termine di durata delle fra le due parti. L’accordo va registrato entro 30 giorni dalla modifica della quota stabilita.

Come ridurre la quota di affitto con il ricorso per vizi

Come detto inizialmente, se il proprietario di casa non intende abbassare la quota d’affitto, è possibile fare ricorso. Questo solo nel caso in cui il locatore non abbia provveduto alla manutenzione obbligatoria dell’immobile.

come ridurre la quota d'affitto con ricorso per mancata manutenzione
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Non è possibile ridurre la quota del contratto di locazione di propria iniziativa, ma solo per mezzo di una causa legale. L’unico caso in cui è consentita la sospensione dell’affitto immediata, è nella situazione in cui l’abitazione sia completamente inutilizzabile.

Per ottenere una riduzione di locazione per vizi, bisognerà ricorrere al giudice che avrà il compito di valutarne la situazione. Dopodiché bisognerà attendere che sia il tribunale stesso a disporre un’eventuale riduzione del canone d’affitto sulla base dei dati forniti.