L’INPS ed il dossier sulle truffe, tutto quel che c’è da sapere per stare sicuri
Tra il 2022 e l’inizio del 2023 sono state segnalate numerose truffe alle autorità competenti, ecco perché l’INPS ha deciso di creare un’intera sezione sul proprio sito dedicato ad esse.
Il dossier dell’Istituto raccoglie tutte le truffe conosciute al momento, sia online che telefoniche o addirittura fatte di persona, e dispensa dei consigli molto utili per evitare di correre il rischio di perdere i propri dati personali o i propri soldi.
La prima tecnica che viene analizzata e descritta dall’INPS è il phishing, in cui i truffatori sfruttano l’immagine dell’INPS per creare delle comunicazioni false al fine di reperire soldi e dati sensibili delle vittime. Generalmente queste comunicazioni vengono inviate sotto forma di mail o sms, in quest’ultimo caso però la terminologia più corretta da utilizzare è smishing, nome originato dall’unione dei tue termini.
I truffatori riescono ad ottenere l’accesso ai dati personali creando dei falsi allarmi nelle mail, come ad esempio accessi non autorizzati al portale dell’INPS, un pagamento non ricevuto od un rimborso che deve essere emesso. L’aspetto costante di queste truffe riguarda la presenza di un link o di un allegato che portano l’utente su una pagina web falsa od al download di un virus o malware.
Un’altra scusa usata frequentemente dai criminali riguardava la falsa indennità Covid19 in cui si incentivavano gli utenti a cliccare sul link per aggiornare la propria domanda in quanto si erano verificati degli errori durante la procedura.
Quali sono le truffe segnalate dall’INPS
Oltre a email e sms l’INPS ha incluso nel suo dossier anche le truffe telefoniche, in questi casi i falsi dipendenti dell’Istituto comunicavano alle vittime selezionate di aver diritto ad un rimborso per un errore nei calcoli dello stipendio, il quale sarebbe stato erogato solo dopo aver ricevuto dal malcapitato le coordinate bancarie o altri dati che gli avrebbero permesso di derubarlo dei suoi risparmi.
Altre segnalazioni sono state comunicate e descritte dall’INPS e riguardano addirittura la presenza di finti addetti che si presentano alle porte dei malcapitati cercando di convincerli a firmare documenti totalmente falsi, come prestiti convenzionati, accreditamenti verso l’istituto per la pensione e così via.
Nel dossier l’Istituto ricorda inoltre a tutti i cittadini che l’INPS comunica con loro solo tramite:
- SMS non contenenti link
- Chiamate telefoniche solo in caso di prenotazione dell’accesso agli sportelli
- Lettere raccomandate o lettere tradizionali
- Avvisi nella sezione MyINPS del portale ufficiale
- PEC (Posta elettronica Certificata)
- documentazioni digitali nelle Cassette postali online