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Il divario di genere colpisce anche le pensioni, la differenza è abissale

pensione donne inferiore
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Che le donne in Italia non abbiano una vita facile è noto a tutti, anche ai più scettici, tuttavia è triste venire a conoscenza del fatto che il divario di genere colpisca fortemente anche le pensioni.

I dati sconfortanti arrivano direttamente dall’INPS, l’Istituto che si occupa dell’erogazione di pensioni ed evidenziano una situazione ancora più critica di quanto si pensasse dato che le donne in Italia non solo trovano meno lavoro ma guadagnano anche meno di stipendio e di pensione.

Il 2022 ha visto erogare ben 779.791 nuove pensioni di cui 437.596 a donne e 342.195 agli uomini che sono riusciti a soddisfare tutti i requisiti ed abbandonare la vita lavorativa. Il problema principale che colpisce le donne è l’enorme divario dell’importo pensionistico, che si aggira attorno ad una media del 30%, infatti mentre gli uomini percepiscono una pensione media di 1.381 euro, le donne possono contare su appena 976 euro al mese.

Tra le cause che portano a questa enorme differenza c’è la difficoltà per il genere femminile di trovare un lavoro stabile e che garantisca un’equa crescita professionale, infatti in Italia i ruoli manageriali e di gestione raramente sono coperti da donne, in più la cultura patriarcale radicata nella popolazione obbliga quasi sempre e solo le donne a dedicarsi alla cura dei figli, della casa e dei famigliari (spesso anche dei mariti e compagni), impedendo una realizzazione nell’ambito professionale.

Tutto ciò si traduce quindi in un minor quantitativo di contributi versati nel tempo, sia a causa dei lavori trovati in maniera frammentata, sia per il gap di retribuzione che esiste tra uomo e donna anche qualora si lavori allo stesso livello.

I dati preoccupanti delle pensioni femminili

L’Osservatorio dell’INPS, che ha pubblicato il report sulle pensioni erogate nel 2022 ha reso noto che nel Fpld, il Fondo Pensionistico dei Lavoratori Dipendenti il divario è addirittura maggiore in quanto per le pensioni di vecchiaia raggiunge quasi il 50%, con una media di 1.440 euro per gli uomini ed appena 754 euro per le donne.

pensione donne
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Ancora peggiore è la situazione tra i parasubordinati dato che l’assegno mensile per gli uomini è di 408 euro mentre per le donne è in media di 189 euro, una differenza del circa 54%. Secondo Luigi Sbarra, il Segretario Generale della CISL è necessario: “rafforzare le politiche del mercato del lavoro che sostengono l’occupazione femminile, sostenere la contrattazione che agevola la conciliazione tra vita e lavoro e favorisce una migliore ripartizione delle responsabilità familiari sviluppando i servizi alla famiglia”.

Sbarra aggiunge: “Le donne, però devono, secondo essere maggiormente aiutate anche sul versante delle regole previdenziali dal momento che sono state molto penalizzate dalle riforme pensionistiche degli ultimi 30 anni”.