Home » Reddito di cittadinanza: partono i controlli stringenti per tutti i percettori

Reddito di cittadinanza: partono i controlli stringenti per tutti i percettori

partono i controlli per i percettori del reddito di cittadinanza
finanzamoney.it

Dal mese di febbraio verranno effettuati controlli stringenti per i percettori del reddito di cittadinanza: di cosa si tratta?

Il Governo Meloni prosegue la sua battaglia contro il reddito di cittadinanza ai non aventi diritto, lo fa inserendo dei controlli che prevedono una collisione tra INPS e ministero della Giustizia. Grazie a queste informazioni, sarà possibile scovare chi percepisce il sussidio senza alcun diritto.

Detto in parole povere, l’INPS si scambierà informazioni con il ministero della Giustizia, per avere un quadro più completo del richiedente.

Il protocollo operativo che è stato sigillato il 20 gennaio. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria consentirà il maggior rispetto della privacy di ciascun individuo, al fine di non violare la riservatezza delle informazioni.

Come si svolgerà la verifica del reddito di cittadinanza

I controlli saranno mensili ed automatici in quanto, saranno operati con sistemi di scambio dati su l’eventuale stato detentivo del richiedente. Queste verifiche verranno fatte ogni mese, prima dell’erogazione del reddito di cittadinanza. A comunicare la notizia è stato l’INPS stesso. Nel caso in cui, la situazione riscontrata dalla verifica, risulti alquanto grave, il richiedente non solo perderà il sostegno, ma dovrà restituire ciò che ha ricevuto indebitamente.

Chi dovrà restituire il reddito di cittadinanza in caso di controlli?

Ad essere sotto il mirino sono coloro che hanno percepito il sostegno, omettendo beni di valore e grandi fonti di reddito. Ad essere particolarmente a rischio sono anche coloro che svolgono lavoro in nero pur percependo il sostegno dallo Stato. Sono infatti molti i casi di falsa dichiarazione, sia come condizione lavorativa, ma anche come situazione familiare in quanto, moti percettori non dichiarano le persone all’interno del nucleo familiare. I componenti del proprio nucleo che percepiscono un reddito lavorativo, portano ad alzare la dichiarazione dei redditi. Un ISEE alto non permetterebbe infatti, l’accettazione della domanda del reddito di cittadinanza.

partono i controlli per i percettori del reddito di cittadinanza
finanzamoney.it

Si cita che tale sostegno va revocato e successivamente recuperato in caso di omessa dichiarazione. A farne riferimento è proprio l’articolo 7, comma 10 del decreto legge n.4 del 2019 che verrà messo in atto solamente quest’anno grazie all’aumento dei controlli.

La collaborazione prevede in primis l’INPS, a seguire dalla Direzione generale per i sistemi informativi (Dgsia) e il dipartimento degli affari della Giustizia. Lo scambio di informazioni di questa squadra di istituti permetterà di rilevare con maggior precisione, coloro che hanno aggirato lo Stato con la richiesta di un sostegno nato per aiutare chi fosse in assenza di lavoro ma divenuto un vero e proprio mezzo facilmente truffabile ai danni dello Stato.