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IMU, i pagamenti dal 2017 verranno rimborsati: quali sono i requisiti

imu seconda casa
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Negli anni molte famiglie si sono trovate a dover indebitamente pagare l’IMU sulle seconde case per ben 5 anni, ora però finalmente stanno per arrivare i rimborsi alle coppie che soddisfano i requisiti.

Fino alla sentenza di Ottobre una categoria di italiani risultava particolarmente svantaggiata rispetto alle altre e proprio per questo, attraverso una sentenza, la Corte costituzionale ha preso dei provvedimenti importanti per le coppie sposate.

In autunno la Corte costituzionale ha emesso una sentenza storica, infatti la n.209 del 13 Ottobre 2022 una parte della manovra è stata dichiara totalmente anacronistica e non al passo con i tempi, la quale metteva in atto una discriminazione nei confronti delle coppie sposate legalmente, le quali dovevano provvedere obbligatoriamente al pagamento dell’IMU sulla seconda casa.

Con il matrimonio infatti le coppie decidono in quale immobile vivere, indicando un’unica residenza comune. Nel caso in cui entrambi i coniugi avessero avuto case di proprietà prima del matrimonio avrebbero quindi dovuto provvedere al pagamento dell’IMU sul “nuovo” secondo immobile.

La situazione è risultata molto limitante agli occhi della Corte, la quale ha dichiarato che anche le coppie sposate ma con residenze diverse potessero godere del doppio esonero, così come tutte le altre coppie non legalmente riconosciute presenti in Italia che si trovano nelle medesime condizioni, in cui per motivi professionali o personali i partner sono obbligati a vivere in due case separate.

Come ottenere il rimborso IMU nel 2023

La stessa sentenza ha anche reso disponibile il rimborso dei pagamenti non dovuti fino al 2017, consentendo alle coppie di recuperare quindi 5 anni di tasse comunali. L’unico requisito da soddisfare riguarda la presentazione di prove sull’effettiva residenza di uno dei due coniugi nella casa sottoposta a tassazione, si potranno per esempio allegare alla domanda le bollette, le quali dovranno avere un conteggio coerente dei consumi.

rimborsi imu dal 2017
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I rimborsi potranno essere richiesti tramite un modello di istanza presente negli sportelli delle associazioni di Confedilizia e, qualora non venga riconosciuto il diritto di risarcimento da parte del Comune, ci si dovrà rivolgere ad un giudice tributario. Il cittadino potrà richiedere il rimborso per i 5 anni precedenti alla presentazione della domanda.

Secondo le stime questa sentenza porterà i Comuni a perdere un’enorme quantità di fondi, secondo le stime il totale si potrebbe aggirare a 1,3 miliardi persi già solo dal mancato pagamento dei coniugi, senza considerare i rimborsi che dovranno essere emessi su tutto il territorio italiano ed i controlli che dovranno essere effettuati dal personale.