Pagare meno tasse sulla prima casa non solo è possibile, ma anche totalmente legale: dall’intestazione ad un parente, al comodato d’uso
Decidere di acquistare una casa è un passo molto importante; tuttavia, chi va incontro a questa scelta, si prende in carico non solo i costi dell’immobile, bensì anche quelli di ordinaria (e straordinaria) manutenzione.
Abbiamo parlato in precedenza delle differenze tra affitto e acquisto, sebbene la prima scelta sia meno dispendiosa, avere una casa di proprietà – o quasi – ha tutto un altro valore.
D’altro canto si sa, con l’acquisto di prima casa, manutenzioni e guasti improvvisi sono dietro l’angolo. Oltre a questo anche lo Stato prende la sua parte: con l’acquisto di una casa siamo costretti a pagare tasse come Tari, IMU e quant’altro. Tuttavia, esistono dei mezzi totalmente legali, per ridurre notevolmente la tassazione della casa, spaziando dai bonus prima casa, fino ad arrivare ad intestare il bene ad un parente.
Iniziamo l’argomento precisando che non è richiesto l’IMU su la prima casa, a patto che questa non sia di categoria
A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici). L’acquisto di un immobile modesto è quindi uno dei metodi migliori per risparmiare. Oltre a questo esistono altre possibilità, come bonus prima casa, usufrutto e comodato d’uso.
Come accennato, le possibilità sono davvero svariate, vediamo in seguito le più significative:
Le possibilità sono dunque molteplici, ovviamente variano da caso a caso in base alle proprie esigenze.