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Pensione agevolata 2023: chi svolge lavori usuranti ha diritto di andarci prima

Lavori usuranti e pensione agevolata
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Chi svolge un’attività lavorativa usurante, ha diritto a una pensione agevolata, in quanto lo porta ad un invecchiamento precoce

Il lavoro è un diritto ed un dovere del cittadino, di conseguenza ogni lavoratore dovrebbe godere degli stessi diritti. Tuttavia, non tutti i lavori sono uguali. Esistono certe categorie di lavoratori che svolgono mansioni delicate. Ruoli usuranti e molto impegnativi a livello psicofisico, pericolosi a livello di sicurezza e di salute: parliamo dei cosiddetti “lavori usuranti”. 

La definizione la troviamo nel D.Lgs 374/1993, ossia lavori in cui ”è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee”. Esiste infatti, una tabella che indica la categoria di questi lavoratori e spiega nel dettaglio i loro diritti: chi svolge lavori usuranti, ha diritto per legge a un diverso trattamento pensionistico, in quanto il lavoro stesso inciderebbe su un invecchiamento precoce dell’individuo. 

Lavoro usuranti: quali sono 

L’elenco cita lavori dei settori più vari: da operai delle fabbriche, esportatori dell’amianto fino ai settori ospedalieri notturni. Un lavoro usurante può comprende lo svolgimento di mansioni che possono compromettere la salute dello stesso. Un’eccessiva esposizione a sostanze chimiche o cancerogene rientra nella categoria. Anche il lavoro notturno: il  turno svolto in determinati orari, sottopone il lavoratore ad un particolare stato di stress. Rientra anche il personale del pronto soccorso, chirurgia e rianimazione. La fatica in alcuni casi, è quindi di carattere psicofisico. La categoria comprende i seguenti lavori: 

  • Lavoro notturno continuativo 
  • Lavori alle linee di montaggio con ritmi vincolati 
  • Lavori in galleria, cava o miniera 
  • Lavori espletati direttamente dal lavoratore in spazi ristretti all’interno di condotti, cunicoli di servizio, pozzi, fognature, serbatoi e caldaie 
  • Lavori in altezza: su scale aeree, con funi a tecchia o parete, su ponti a sbalzo, su ponti a castello installati su natanti o su ponti mobili a sospensione (a questi lavori sono assimilati quelli svolti dal gruista, dall’addetto alla costruzione di camini e dal copritetto) 
  • Lavori in cassoni ad aria compressa 
  • Lavori svolti dai palombari 
  • Lavori in celle frigorifere o all’interno di ambienti con temperatura uguale o inferiore a 5 gradi centigradi 
  • Lavori ad alte temperature: addetti ai forni e fonditori nell’industria metallurgica e soffiatori nella lavorazione del vetro cavo 
  • Autisti di mezzi rotabili di superficie 
  • Marittimi imbarcati a bordo 
  • Personale addetto ai reparti di pronto soccorso, rianimazione e chirurgia d’urgenza 
  • Trattoristi 
  • Addetti a serre e fungaie 
  • Lavori di asportazione dell’amianto da impianti industriali, carrozze ferroviarie ed edifici industriali e civili 
  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici 
  • conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni 
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante 
  • conciatori di pelli e pellicce 
  • conduttori di mezzi pesanti e camion 
  • addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti 
  • professori di scuola pre-primaria 
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati 
  • professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavori strutturati in turni 
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti 
  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
  • conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
  • Infermieri e ostetriche
  • Maestre e maestri di asili nido e scuole dell’infanzia
  • Macchinisti ferroviari
  • Muratori
  • Camionisti
  • Conduttori di gru, autogru su autocarro, cestelli con piattaforma aerea, carrelli industriali, altri macchinari per la perforazione di costruzioni o, in generale, per movimentazioni delicate di materiali pesanti o per la costruzione di edifici e simili
  • Facchini
  • Addetti alle pulizie
  • Badanti
  • Addetti alla raccolta di rifiuti
  • Conciatori di pelli
  • Operai agricoli, lavoratori che svolgono particolari attività nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento (dal lavoro manuale all’utilizzo di macchine complesse in condizioni usuranti) e braccianti agricoli
  • Marittimi
  • Addetti alla pesca
  • Addetti a lavori siderurgici e lavoratori del vetro, sottoposti a condizioni lavorative di particolare delicatezza, complessità e difficoltà

Lavori usuranti: quando si va in pensione 

La lista è molto varia e aggiornata degli anni, nel Decreto legislativo 67/2011 è disponibile la lista dei lavori usuranti, successivamente aggiornata dal Nel decreto 5 febbraio 2018. Secondo la legge, dunque, i professionisti che svolgono attività lavorative usuranti dal punto di vista sia fisico che mentale, vanno incontro a uno stress che velocizza lo stato di invecchiamento di una persona, a differenza di altre mansioni. Motivo per cui queste persone hanno diritto ad una pensione agevolata, vediamo nel dettaglio. 

Lavori usuranti e pensione agevolata
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I lavoratori dipendenti con quota 97,7 possono accedere alla pensione a 61 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi. Gli autonomi, invece, a 62 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi versati. I lavoratori che svolgono attività notturna (se hanno effettuato dai 72 ai 77 turni in un anno), possono andare in pensione a 62 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi. Se i lavoratori notturni hanno effettuato dai 64 ai 67 turni notturni in un anno, possono andare in pensione a 64 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi maturati (Quota 100,7). 

Da non trascurare il fatto che, per accedere alla pensione per lavori usuranti, l’attività in questione deve essere stata svolta per almeno 7 degli ultimi 10 di lavoro. La lista è aggiornata e sarà valida fino a dicembre 2026.