Uno dei futuri provvedimenti da sviluppare per semplificare l’ambito delle tassazioni del mondo del lavoro arriverà a garantire un risparmio notevole per i lavoratori.
Ora che le manovre comprese nella Legge di Bilancio stanno per essere attuate nella loro interezza, si può vedere con sempre più chiarezza l’effetto apportato dalle volontà del Governo di centrodestra, che cercano di supportare soprattutto i redditi bassi e medi.
Nei mesi recenti si è parlato molto di cambiamenti strutturali che avverranno sia in ambito lavorativo, con le modifiche alle tassazioni, alle partite iva, sia nella distribuzione di bonus e inquadramento economico con il quoziente familiare, che sostituirà gradualmente l’attuale ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Il progetto in vista per l’estate consiste nel riformare la tassazione e le aliquote Irpef, facendo risparmiare sulle tasse moltissimi lavoratori dipendenti. Fino ad ora l’attenzione del Governo, soprattutto a causa delle critiche condizioni economiche in cui versano molte famiglie italiane, hanno interessato i redditi bassi, come quelli fino a 25mila euro, a cui è stato assegnato un taglio del cuneo fiscale più favorevole rispetto ai redditi più alti.
L’aumento in busta paga pensato per i prossimi mesi non è altro che una ristrutturazione importante delle aliquote che sono attualmente comprese in 4 scaglioni:
Secondo le idee della Meloni, i due scaglioni centrali potrebbero subire variazioni arrivando ad un’unione la cui aliquota Irpef potrebbe essere fissata al 27%, aiutando soprattutto le persone dipendenti che hanno un reddito medio. In questo modo la detassazione potrebbe arrivare tranquillamente a oltre 1000 euro l’anno, appunto circa 80 euro al mese.
A influenzare questi dati però presto entrerà in gioco anche il noto quoziente familiare che andrà ad aiutare ulteriormente le famiglie numerose, con grandi disparità di reddito o monoreddito, le quali potranno contare su un ulteriore “sconto” sulle tasse da versare allo Stato, riuscendo ad mantenere un maggiore potere di acquisto.
Il disegno di Legge avrà bisogno di tempo affinché venga attuato e progettato nei minimi dettagli, infatti secondo le notizie riportate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze la riforma potrebbe vedere la luce a partire dall’estate 2023, periodo in cui la categoria dei lavoratori dipendenti, nel settore pubblico privato, ed i pensionati potranno godere di un vantaggio davvero unico.