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Saldi e promozioni: i commercianti rischiano una sanzione

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Per molti, saldi e offerte promozionali possono sembrare la stessa cosa, in realtà secondo la legge esistono delle differenze importanti 

Ci troviamo, come ogni anno, nel famoso ed affollatissimo periodo di saldi: oggi, infatti, sono iniziati in tutta Italia. Come ogni anno, milioni di italiani si preparano ad assalire i negozi e i “carrelli online” per accaparrarsi i capi tanto amati a prezzi realmente bassi. In questo periodo però, il rischio di acquistare cose che in realtà non utilizzeremo mai è dietro l’angolo e soprattutto chi ha un negozio fisico o vende online deve fare attenzione a non inciampare negli errori della legge. 

A volte capita di acquistare, o di mettere in vendita, capi che vanno contro le regole di stagionalità, ovvero l’infradito in pieno inverno per intenderci. Questa regola è infatti, imposta dalla legge sui capi messi in saldo che trattano principalmente l’abbigliamento. Su questa categoria, tutto ciò che non rientra in questo standard di stagionalità non può essere soggetto a saldo ma promozione o vendita promozionale. Anche con quest’ultime si può trarre un buon guadagno per il commerciante e un notevole risparmio per il cliente, ma è bene riconoscere le differenze, soprattutto per i commercianti, in quanto sono soggetti a sanzioni. 

Le vendite promozionali e i saldi: le differenze legali

I commercianti possono fare promozioni sui capi e su qualunque tipologia di prodotto, durante tutto l’arco dell’anno mandando una comunicazione al comune. 

Per quanto riguarda il saldo, la situazione cambia: deve esserci una valida ragione per mettere in vendita a prezzo scontato quel determinato tipo di articoli nel periodo per esempio invernale. In questo caso ci dovrà essere da parte del commerciante una ragione valida che non vada in contrasto con la stagione. Non si potranno quindi mettere in saldo articoli estivi nel periodo invernale e giustificarli come saldati perchè “invenduti”. Questo concetto bisogna tenerlo a mente per non incorrere in multe salate. 

Le regole del “Saldo” di uno stock

Come detto in precedenza, a differenza della vendita promozionale, i saldi devono essere giustificati al comune. Questo è possibile comunicando preventivamente la propria intenzione in anticipo, dopodiché andrà indicata la percentuale dello sconto che dovrà essere applicata sul cartellino. Altra cosa importante è quella di lasciare in bella vista il doppio prezzo. Quest’ultimo deve rappresentare il REALE costo di partenza ed il prezzo scontato. 

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Questo principio vale anche per la vendita promozionale con un unica differenza: questa non implica alcun obbligo di comunicazione anticipata al comune. Per chi ha una catena di negozi per esempio, in questo caso non dovrà impazzire a cercare tutte le regole comunali di ogni singolo punto vendita. 

Sarebbe buona cosa approfittare delle vendite promozionali in quanto queste, a differenza dei saldi, si possono applicare tutto l’anno e risultano molto utili per svendere gli stock rimasti in magazzino.  A maggior ragione se non vendete prodotti stagionali (come per esempio l’arredamento), è possibile proporre offerte anche durante il periodo di saldi. 

Published by
Daniela Guglielmi