La ricetta elettronica, inserita nel periodo di pandemia, ha riscontrato un forte successo, motivo per cui è stata prorogata per tutto il 2023
A causa della pandemia che ci ha visti costretti a limitare qualsiasi tipo di affollamento, è stata introdotta la ricetta elettronica, ossia la prescrizione di farmaci e visite, inoltrata al paziente in formato dematerializzato. In questo modo i pazienti possono evitare di recarsi dal proprio medico ed evitare code affollate per il solo rilascio di questo foglio. La fine di questo “mezzo elettronico” era prevista per il 31 dicembre 2022.
Il Governo ha fatto un passo indietro: nell’era attuale, un ritorno al cartaceo potrebbe essere una vera e propria sconfitta, in quanto, oltre alla perdita di tempo della coda dal medico, rappresenterebbe un ritorno al sovraffollamento negli studi medici.
Sono state varie associazioni di categoria e sindacati di settore, guidati dal sindacato dei medici di famiglia (SMI) a fare richiesta di questa proroga; motivo per cui il Governo prorogherà la norma di almeno un altro anno.
Partiamo dal cartaceo: al cittadino, prima del 25 marzo 2020, esisteva una sola modalità di erogazione della prescrizione medica, ossia quella cartacea. Al paziente, veniva rilasciato il numero di ricetta elettronica assieme al promemoria cartaceo. Questo perché, in caso di assenza di tecnologia adeguata nella struttura, veniva comunque effettuata la prestazione. Dal 25 marzo 2020, sono invece, state estese le possibilità di erogazione della prestazione anche esclusivamente con l’utilizzo della ricetta elettronica. Questo mezzo è stato introdotto con lo scopo di limitare i contatti, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. La prescrizione medica elettronica, su richiesta viene quindi inviata a chi ne fa richiesta, via SMS o E-mail.
Per mezzo della ricetta elettronica, è prevista l’erogazione di farmaci e visite sanitarie. Nella nota del 14 maggio 2020 è stato chiarito che sono prescrivibili anche i farmaci a base di sostanze stupefacenti.
Certi medicinali essendo di natura analgesica, sono molto efficaci contro il dolore acuto che caratterizza diversi pazienti.
La ricetta elettronica, inoltre, è estesa non solo per l’essere umano ma anche per i farmaci veterinari. L’iniziativa non riguarda in alcun modo le spese a carico del Servizio nazionale ma in un ambito riguardante la tutela della salute pubblica; motivo per cui anche le prescrizioni di medicinali e visite veterinarie riguardano anche gli animali.