Botti di Capodanno, il Tar annulla il divieto del Comune di Milano: legittimo spararli
I botti di Capodanno verranno accettati anche quest’anno: dopo l’ordinanza restrittiva, il Comune di Milano deve piegarsi alla decisione del Tar. Ecco per quale motivo si potrà continuare a sparare botti.
Non basta il fatto di essere in piena emergenza ambientale e climatica, non bastano neanche i migliaia di animali selvatici e domestici morti di paura o anche i vari incidenti che ogni anno vedono decide di persone perdere per un petardo dita, occhi o braccia.
I botti si continueranno a fare anche quest’anno, anche a Milano. Dopo che il Comune di Milano aveva abolito l’uso per il Capodanno di petardi e mortaretti, ecco che i commercianti stessi si erano appellati direttamente al Tribunale di Amministrazione Regionale (TAR).
Intervenendo direttamente sulla questione, lo stesso Tribunale ha dichiarato che la decisione del Comune non sia stata lecita e annulla dunque la decisione.
Qual’è stato il motivo del repentino cambiamento? Ecco perché la decisione ha intaccato tanto.
Comune di Milano non abilitato alla decisione: decide lo Stato
La questione sollevata dal Tar è molto semplice: il Comune non può prendere assolutamente decisioni in questo caso legate al divieto di far sparare botti a Capodanno.
Perché tutto ciò? Secondo il giudice la decisione finale può essere presa solamente dallo Stato stesso e non è assolutamente a discrezione dei comuni.
Questo ovviamente non valutando l’impatto climatico che hanno le migliaia di petardi, fuochi d’artificio e mortaretti lanciati in aria ogni anno, anche se in questi tempi soprattutto il comportamento di ognuno è fondamentale per non creare problemi ambientali maggiorati. Non è stato valutato, come detto prima, neanche l’impatto che questi botti possono avere su tutti i poveri animali che ogni anno, terrorizzati, non trovano pace nella notte dell’ultimo giorno dell’anno.
Il Comune di Milano ora si appella al nuovo Governo per cercare di trovare una soluzione che possa mettere d’accordo tutti, ma per ora purtroppo si continuerà a sparare botti anche nell’ultimo giorno del 2022 e nella prima notte del 2023.
Poco importa che il bilancio di ogni fine anno sia sempre tragico, quando ad esempio solo nella notte di Capodanno del 2021 vi erano stati un morto e ben 79 feriti a causa dei petardi lanciati in strada.
Chiamasi tradizione, chiamasi mania… probabilmente questa priorità di avere botti continui che ci spaventano e che ci possono fare male in un giorno di festa e cambiamento come l’ultimo giorno dell’anno, beh, potrebbe certamente essere rivalutata!