Il Governo ha decretato che le mensilità che verranno ancora pagate per il Reddito di Cittadinanza rimanente non saranno più 8, ma solo 7. Ecco cosa succederà agli occupabili, ma non solo.
Nuovo cambio di rotta, come delineato dal Ministro Giorgetti, che conferma la proroga dei redditi di cittadinanza non più per 8 mensilità, ma solo per altre 7.
Questo cambiamento, data l’impossibilità di modifica attualmente della Legge di bilancio 2023, permetterà al Governo di recuperare circa 200 milioni di budget da stanziare per altre priorità come l’aumento delle pensioni minime.
Dunque ora percepire il reddito di cittadinanza sarà in un tempo ridotto per tutti, a parte determinate categorie di famiglie con all’interno del nucleo famigliare disabili, minori o over 60 che potranno continuare a percepire il reddito per altri almeno 12 mensilità.
Come tutti già sappiamo infatti il reddito di cittadinanza avrà ufficialmente vita fino al 2024, dopodiché verrà abolito.
Il reddito potrà dunque essere percepito ancora per un massimo di 7 mesi, anche non consecutivi: se infatti una persona dovesse ad esempio percepire il reddito da oggi per due mesi, poi trovare impiego per alcuni mesi e successivamente tornare senza lavoro, ecco che la persona potrebbe richiedere nuovamente l’accettazione del reddito per altri 5 mesi. Il limite massimo però per ottenere il reddito è il 31 Dicembre 2023.
Facendo un recap generale sulle regole ultime dell’ormai quasi tramontato reddito, ecco uno schema fondamentale:
Attenzione a non essere però distratti da queste regolamentazioni ultime, infatti la regola delle 7 mensilità non vale solo per quelle persone considerate occupabili, ma per tutti.
Come detto già precedentemente le uniche eccezioni che arrivano ad un massimo di 12 mensilità (ovvero sino a dicembre 2023, ultimo mese in cui ufficialmente il reddito risulterà attivo) sono le famiglie formate da almeno un componente di categorie deboli.
Per il resto le regole valgono allo stesso modo per tutti, nessuno escluso.