Chiudono gli sportelli bancari, ecco cosa sta accadendo
Stanno chiudendo le filiali bancarie. Molte operazioni vengono fatte online e sembra non esserci più bisogno degli sportelli.
Si stima che circa il 61% dei paesi presenti in Italia non abbia una filiale bancaria. Con il passaggio al digitale, molte delle operazioni bancarie che prima richiedevano l’attivazione delle procedure fisicamente in filiale, adesso possono essere eseguite comodamente online. Ma cosa comporta effettivamente questo passaggio?
Tale fenomeno sembra aver subito un’accelerazione dal 2015 al 2022 a quanto dicono i dati Istat e Bankitalia. La Cisl spiega, prendendo come esempio la regione Piemonte nella quale al momento il 20% dei comuni non ha sportelli bancari, che la percentuale potrebbe salire ulteriormente.
Sempre secondo i dati, circa 561mila persone vivono in posti in cui non esistono sportelli bancari, chiaro segnale di una evidente “desertificazione bancaria”. Carlo Venesio, Amministratore Delegato e Direttore Generale della Banca del Piemonte ha dato una sorta di motivazione a quanto sta accadendo dichiarando: «Negli ultimi tempi sono state chiuse delle filiali delle banche sul territorio, è vero, ma invito a un ragionamento di scenario […] Noi abbiamo in terra subalpina 40 filiali. In media, però, solo una operazione su 16 si svolge fisicamente sul posto. La domanda, perciò, è qualitativa, non quantitativa: come può, una banca servire meglio il territorio, e cioè accompagnare i clienti con la digitalizzazione in corso?».
Secondo Venesio, quindi, l’allarme desertificazione filiali bancarie è assolutamente eccessivo e per chi si preoccupa dei cittadini più anziani, i quali potrebbero avere delle difficoltà con il passaggio al digitale, spiega che questi, soprattutto per ragioni di sicurezza «possono pagare con semplici carte di plastica che consentono di fare la spesa senza contanti anche per piccoli importi […] La quotidianità bancaria, d’altronde, è ormai svolta quasi esclusivamente online».
Cosa comporta davvero la chiusura degli sportelli?
Il direttore territoriale Bper del Nord-Ovest, Giuseppe Aimi, dalla sede di Torino in Via Maria Vittoria, ha spiegato che «con l’acquisizione di Carige le nostre filiali salgono proprio oggi complessivamente da 119 a 132 e da 76 a 99 solo in Piemonte. Dovremmo ottimizzare alcune realtà, ma soltanto dove esistono sportelli a poche decine di metri l’uno dall’altro».
Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo ha dichiarato che il 93% dei loro clienti è “multicanale”, anche se ovviamente dovrà passare ancora molto tempo per far sì che ogni operazione venga svolta online e che effettivamente non ci sia più bisogno di filiali fisiche.
Al momento si sta investendo in tecnologia e automazione. Ogni operazione, in questa fase ibrida, può essere iniziata comodamente online, ma continuata in filiale, in modo tale da far sì che il cliente non si senta perso in questa fase di cambiamenti. L’accesso ai servizi, inoltra, è garantito tramite app 24 ore su 24, questo permette una maggiore flessibilità anche per i dipendenti bancari.