L’obiettivo è quello di ridurre il costo dei prodotti di primaria importanza: pane, pasta, latte e via dicendo. Ecco come si comporterà il Governo.
In questo periodo di rialzi e inflazioni il Governo deve in qualche modo intervenire a sostegno dei suoi cittadini.
Dopo le varie manovre sul Reddito di cittadinanza e sui vari aiuti arrivati ai più bisognosi, si parla anche di un sostegno sui prezzi dei prodotti e beni primari.
Prodotti dunque come pane, pasta e latte potrebbe vedere un cambiamento sostanziale del loro prezzo grazie a questa cosa che il Governo farà. Di cosa si tratta? Beh semplicemente di un azzeramento dell’IVA.
Ebbene si su questi prodotti l’IVA verrà portata a zero per dodici mesi. Questo però non è l’unico supporto dato dal Governo.
Anche per coloro che percepiscono l’assegno unico vi saranno delle novità importanti; questo tipo di assegno rappresenta un aiuto sociale per le famiglie, che permette di ricevere un assegno per famiglie con figli a carico sino ai 21 anni di età, mentre non ha limite di età per famiglie con figli disabili. Ma quali sono i cambiamenti effettivi che verranno apportati nel nuovo anno per coloro che usufruiscono di questo assegno sociale?
Il primo punto da rendere visibile è che, per chi ha già usufruito dell’assegno unico nel 2022, questo verrà erogato automaticamente anche nel 2023. L’assegno infatti verrà erogato senza effettuare domanda specifica e senza delineare la situazione economica della famiglia, dato che sarà l’INPS a inviare il contributo a coloro che dal reddito mostrano situazione di necessità.
Ovviamente starà a coloro che usufruiscono dell’assegno comunicare in tempo cambiamenti famigliari, come il compimento del 22 anno di età dei figli (che esclude dall’usufruire di questo supporto sociale), di modifica dell’ISEE famigliare o del reddito.
Inoltre, come abbiamo anticipato, sono cambiati anche i limiti dell’ISEE dato l’aumento del caro vita secondo dati ISTAT. Infatti verranno certamente con l’anno nuovo rimodulati i minimi di reddito per usufruire del bonus: si passerà infatti, per ottenimento dell’importo pieno, ad un minimo ISEE dai 15000€ dell’anno precedente ai 16200€ dell’anno nuovo. ma in questo caso anche l’assegno mensile verrà alzato da 175€ a 189€.
Cambierà inoltre anche la soglia dell’ISEE maggiore che passerà da 40000€ dell’anno precedente a 43200€ dell’anno che viene, con un cambiamento anche in questo caso di importo per figlio che passerà dai 50€ tondi ai 54€.
La domanda può essere effettuata non necessariamente solo tramite INPS, ma anche tramite organi statali o tramite versione remota per numero telefonico o applicazione mobile.
Il primo metodo resta ovviamente la domanda dal sito INPS alla voce “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).