Automobilista “furbetto”: quando un’infrazione alla guida può costarti il carcere
Secondo il Codice della Strada esistono determinate leggi che se infrante, possono portare multe di oltre 2mila euro e addirittura la reclusione.
Per garantire una sicurezza collettiva nelle strade, esiste uno specifico Codice della Strada. Questo serve per assicurarsi una sicurezza generale e soprattutto negli ultimi anni è diventato molto severo in quanto gli incidenti stradali mostrano dati allarmanti.
Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%). Purtroppo, nonostante le normative del Codice della strada, si tratta di valori in crescita rispetto al 2020. Però rispetto al 2019 siamo ancora in forte diminuzione. Nonostante l’aumento dell’anno scorso, possiamo considerarci “in progresso”.
Non a caso, la maggior parte delle normative del Codice della Strada, tratta la disciplina riguardante l’atteggiamento che il conducente deve tenere durante la guida del proprio veicolo. Normative non scritte a caso ma con una logica di quanto già accaduto.
Un esempio lampante potrebbe essere l’utilizzo del telefono alla guida, questa distrazione infatti può portare una tale distrazione da creare incidenti involontariamente. L’eccesso di velocità invece, in caso di imprevisti, può portare incidenti di grande entità. Per molti potrebbe suonare scontato ma purtroppo non per tutti questo lo è. Anzi, alcuni, con il fine di eccedere in maniera serena senza il rischio di incorrere in sanzioni, omettono letteralmente la propria identità sul proprio veicolo. Questo per la legge è inaccettabile, motivo per cui prevede la reclusione di 6 anni e la sanzione di ben 2mila euro. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta
2mila euro di multa e reclusione: il prezzo da pagare per chi infrange la legge alla guida
Pochi sapranno che, il Codice penale punisce con ben 6 anni di carcere e 2.065 di sanzione per chi nasconde i dati della propria targa. Esatto, chi nasconde la propria targa ai fini di omettere i dati del veicolo. A deciderlo, dopo una recente sentenza (la n 9.013), è stata proprio la Corte di Cassazione.
Il caso tratta un conducente che nascondeva la targa del proprio veicolo, coprendola interamente con del nastro adesivo. Questo probabilmente con il fine di attuare infrazioni in totale libertà come, per esempio, passare con il semaforo rosso o guidare superando il limite di velocità. Ma l’automobilista “furbetto” non l’ha passata di certo liscia, tanto che è stato scovato e sanzionato.
Ricordiamoci che l’occultamento della targa del proprio veicolo, costituisce un vero e proprio reato punito dal Codice penale. La cassazione lo ribadisce, affermando che Si tratta della violazione dell’articolo 490 che sanziona la soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Se qualche furbetto pensasse di coprire la propria targa per evitare multe salate a causa di infrazioni stradali, si sbaglia di grosso. Questo comportamento non solo costerebbe una muta salata ma anche una vera e propria reclusione in carcere della durata di sei anni. Diciamo che il gioco non ne vale la candela.