Difficoltà a deglutire? puoi chiedere l’invalidità
Milioni di persone soffrono di questo disturbo poco conosciuto e spesso sottovalutato. In realtà è possibile richiedere l’invalidità civile.
Si tratta della disfagia, una patologia che consiste nella difficoltà a deglutire cibi solidi e semi liquidi. Purtroppo, è spesso sottovalutata, questa condizione può portare addirittura ad un peggioramento della stessa.
Secondo le statistiche, infatti, ne soffrirebbe una persona su 5, per un totale di 6 milioni di cittadini, riguarda sia giovani che anziani, ma anche chi non ne ha sofferto in giovane età può ricontrare un’insorgenza della patologia dopo i 50 anni. Come già anticipato, questa condizione può portare la persona ad un peggioramento della patologia ma anche la nascita di altre problematiche correlate. Motivo per cui, i pazienti che ne soffrono possono richiedere l’invalidità civile per ottenere agevolazioni fiscali. Vediamo insieme come ma prima vediamo come si presenta
La disfagia si divide in due tipologie. La prima è la disfagia orofaringea o “disfagia di trasferimento”. in questo caso si ha difficoltà a far scendere il cibo dalla faringe all’esofago, ostacolandone la deglutizione. Il secondo caso è invece quello della disfagia esofagea. Il cibo che viene masticato non riesce a raggiungere lo stomaco bloccandosi nella parte dell’esofago.
Queste condizioni si suddividono in 4 fasi di gravità: La prima è la disfagia assente: in questo caso non c’è alcun problema di deglutizione. Si parla di patologia iniziando dalla disfagia lieve: il soggetto ha un leggero problema a deglutire un bicchiere d’acqua, voce gorgogliante dopo la deglutizione e si presenta con un leggero dolore. Con la disfagia media o moderata: si ha difficoltà anche nel deglutire un semplice bicchiere d’acqua. Si presenta con tosse e voce rauca. Disfagia grave: Questo è l’ultimo stadio, quello in cui la persona non riesce a deglutire ne cibi liquidi che solidi. Caratterizzata da voce rauca e tosse intensa.
Disfagia, il diritto all’invalidità civile, chi può richiederla
Come precedentemente detto, la disfagia è un disturbo che consiste nella difficoltà a deglutire cibi solidi e semi liquidi. Questo disturbo si presenza in entità lieve, moderata e grave. Essendo una patologia alquanto invalidante può creare delle vere e proprie complicazioni nello stile di vita della persona e nei casi più gravi può addirittura compromettere la normale attività lavorativa; motivo per cui è possibile richiedere un riconoscimento dell’invalidità civile anche fino al 100%. Le percentuali, collegate allo stato di gravità sono sei:
- atresia esofagea operata, con lieve stenosi residua: invalidità del 21- 30%;
- classe 1, stenosi esofagea di lieve entità, con disfagia per cibi solidi e dolore toracico intermittente: invalidità civile dell’11- 20%;
- classe 2, disfagia di media entità, nella deglutizione di cibi solidi, e dolore toracico intermittente: invalidità del 31- 40%;classe, stenosi esofagea, con difficoltà a deglutire solidi e semiliquidi, risolvibile solo con manovre posturali: invalidità civile del 41- 60%;
- classe 4, disfagia completa e alimentazione solo liquida, con obbligo di dilatazioni frequenti: invalidità del 61- 70%;
- classe 5, stenosi esofagea con disfagia costante e alimentazione solo liquida, con necessità di dilatazioni frequenti: invalidità del 71- 80%;
- classe 6, disfagia che necessita di una gastro/ enterostomia: invalidità civile del 100%.
In base alla propria Regione, è possibile accedere alle agevolazioni d’invalidità. Rivolgendosi al proprio medico, che valuterà la diagnosi e successivamente vi seguirà nel percorso, potrete informarvi sui benefici a vostra disposizione in caso otteniate l’invalidità civile. Ricordiamo inoltre che chi chi è a disposizione della certificazione di invalidità, potrà richiedere una detrazione del 19% su tutti gli alimenti a fini medici speciali (AFM).