I rincari sulle bollette avranno una fine? Ecco cosa accadrà nei prossimi mesi sugli aumenti sempre più onerosi di energia elettrica e gas.
Il conflitto tra Russia ed Ucraina ha dato il via ad una crisi energetica senza precedenti: le conseguenze sui rincari bollette avranno un’evoluzione positiva nei prossimi mesi?
La Russia ha deciso di non fornire più il gas all’Europa, provocando così una carenza di questa fonte energetica che ha aumentato a dismisura il prezzo delle materie prime. Gli italiani devono fare i conti con rincari sulle bollette mai visti prima e ad aggravare il tutto ci pensano le speculazioni delle aziende che forniscono luce e gas.
Negli ultimi mesi l’Antitrust ha deciso di vederci chiaro cominciando ad indagare sulle pratiche commerciali scorrette dei fornitori di energia: sono partite anche sanzioni da parte del Garante per la concorrenza e per il mercato. Nel frattempo ci si interroga sulla possibilità di fissare una data di stop al rincaro bollette.
L’inverno che attende gli italiani sarà davvero duro: molte città hanno posticipato la data di accensione dei riscaldamenti, approfittando delle elevate temperature autunnali. Il rincaro massimo, quest’anno, si è toccato ad agosto, ma le acque non si sono ancora calmate. Per far fronte alla grave crisi energetica ed evitare i salassi l’unica soluzione sembra essere quella del risparmio energetico. A parlare sono i dati, raccolti da Aslak Berge: secondo l’esperto il caro bollette dovrebbe terminare entro marzo 2023.
Entro questa data, dunque, i prezzi per le forniture di energia elettrica e gas dovranno essere inferiori o equivalenti a quelli presenti prima della crisi energetica: l’annata da prendere in considerazione è quella del 2021. Si tratta di una previsione che potrebbe non trovare riscontro nella realtà: al momento la fine della crisi sembra molto lontana e le notizie in arrivo dal fronte di guerra non sono rassicuranti.
I prossimi mesi saranno cruciali a livello europeo per trovare una soluzione che non serva solo a placare il momento ma che possa essere utilizzata a lungo termine: l’obiettivo è quello di non dipendere più da un unico Paese per la fornitura di materie prime energetiche indispensabili.