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Rottamazione cartelle e pace fiscale si faranno, qual è la decisione del Governo?

Governo Meloni
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Il Governo ha dichiarato che c’è bisogno nella nuova pace fiscale: rottamazione cartelle, annullamento cartelle, saldo e stralcio sono le misure. Ecco i dettagli.

 

Il Governo Meloni conferma, tra le linee di intervento della nuova pace fiscale, la rottamazione delle cartelle fino ad un massimo di 3 mila euro, l’annullamento delle cartelle fino a un massimo di mille euro e saldo e stralcio delle cartelle fino ad un massimo di 3.000 euro, in questo caso il contribuente paga solo una percentuale del totale.

I debiti che interessano la nuova pace fiscale sono quelli affidati per il recupero all’Ex Equitalia fino al 31 dicembre 2015 e sembra che il Governo sia intenzionato a mantenere le misure previste dall’ultima rottamazione.

Per quanto riguarda la pace fiscale sono previsti 3 tipi di intervento: il primo è lo stralcio delle cartelle fino ai mille euro, il secondo è il saldo e stralcio per le cartelle fino a 3 mila euro, mentre per tutte le cartelle di importo superiore ai 3 mila euro, ci sarà la rottamazione.

Come abbiamo detto, il Governo non ha ancora preso decisioni in merito ai tempi entro i quali sarà possibile rottamare le cartelle, ma dal punto di vista operativo non dovrebbero esserci grosse differenze con le misure previste per rottamazioni precedenti. Bisogna, a questo punto chiedersi cosa accade invece se si sta già pagando il proprio debito.

Rottamazione cartelle: cosa accade per chi sta già pagando

Molti, quindi, sono i contribuenti che si chiedono come funzionerà la manovra della rottamazione per chi di loro sta già pagando con un piano di dilazione, quindi a rate, i propri debiti con il Fisco o con altra amministrazione.

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Anche se non si conosce ancora il contenuto reale della manovra, il Governo ha stabilito che potrà esser fatta richiesta di rottamazione della cartella anche se queste sono in corso di pagamento. Vuol dire che la rottamazione potrà valere anche per tutti coloro che stanno pagando a rate, tramite agevolazione, il proprio debito. Il contribuente che non ha rispettato il piano di dilazione del debito e ha fatto decadere lo stesso, non dovrebbe avere vincoli per richiedere la rottamazione.

Non si conoscono ancora i documenti che potrebbero essere richiesti al contribuente. Come abbiamo detto, però, la situazione non dovrebbe cambiare rispetto alle rottamazioni precedenti, quindi è probabile che al contribuente potrebbero richiedere di dimostrare di essere in regola con le rate in scadenza fissando un tempo limite. Ovviamente gli importi che sono già stati pagati, non verranno restituiti al contribuente, ma rientreranno nel conteggio solo le rate ancora da pagare.