Quando la pensione costa cara: 400 euro in meno a chi ne usufruirà
Scegliere la pensione a 61 anni avrà dei forti risentimenti economici: 400 euro in meno a chi ne usufruirà.
Se ne era parlato recentemente, le intenzioni del Governo Meloni sarebbero quelle di incentivare il cittadino al lavoro. Questo discorso però non vale solamente per i giovani ma anche per chi è più avanti con l’età. Infatti, la “strategia” pensata inizialmente sarebbe proprio quella incentivare chi ha la possibilità di richiedere la pensione, a continuare a svolgere la sua attività lavorativa, non riducendo la pensione anticipata bensì aumentando la pensione di vecchiaia.
Questa è solo una proposta della premier Meloni. Fermo restante che non converrà comunque andare in pensione anticipata in quanto i contributi versati non garantirebbero un assegno elevato. Quindi cosa accadrà precisamente al lavoratore che deciderà di andare in pensione a 61 anni?
Oramai tutti parlano della possibilità di andare in pensione a 61 anni, anche grazie alla nuova Quota 41 che se approvata entrerà in vigore il prossimo anno. Questa, infatti, viene vista come una grande opportunità per molti, ma sarà davvero così?
Per quanto riguarda un fattore economico sicuramente no, fermo restante che siamo tutti in attesa della scelta del Governo nella nuova Legge di Bilancio che confermerà questa opzione nel 2023. Vediamo insieme le reali differenze della pensione anticipata e quella di vecchiaia:
Andare in pensione a 61 o 67 anni? La differenza abissale
Ciò che è stato versato durante gli anni sottoforma di contributi è più basso man mano che si riducono gli anni lavorati. Prima si esce dal lavoro e meno valgono i contributi per l’assegno pensionistico. Facciamo un esempio: Se volessimo avvalerci della Quota 41 o della Quota 100, faremo questo calcolo:
- Chi va in pensione a 61 anni avrà 5.000 euro di contributi e riceverà 23.195 euro all’anno, con una quota di 1.784 euro al mese di pensione.
- A 67 anni lo stesso pensionato a parità di contributi prenderebbe 27.875 euro annui di assegno. Circa 2.144 euro al mese di pensione.
Facendo due calcoli, se il pensionato decidesse di usufruire della pensione anticipata avvalendosi anche della quota 100 o quota 41, all’età di 61 anni riceverebbe 360 euro in meno. Questi, inoltre, andranno sommati ai contributi non versati nell’età tra 61 ai 67: il coefficiente (che si trasforma in pensione) a 61 anni è certamente minore che a 62 fino ad arrivare a 67. Quindi calcolato il tutto ammonterebbe a un totale di 400 euro in meno sulla pensione. Prima si va in pensione in termini di età e meno avranno valore i contributi versati. Riducendo significativamente l’assegno finale, motivo per cui (escluse valide motivazioni) sarebbe più conveniente andare in pensione più tardi possibile.