Bonus dipendenti: fino a 3000 euro di benefit
Il Governo ha confermato l’aumento in busta paga per mezzo dei benefit aziendali, con questi sarà possibile pagare luce e gas.
Con l’approvazione del Decreto Aiuti-quater, il Governo ha rilasciato un aumento riservato ai dipendenti. Infatti, si alza il tetto per quanto riguarda l’esenzione fiscale dei fringe benefit, che passa da 600 a ben 3.000 euro.
Per chi non lo sapesse, si intende “fringe benefit” aziendali, la retribuzione che non è corrisposta dal datore di lavoro sotto forma di denaro in busta paga, bensì attraverso il rimborso delle utenze di luce e gas o qualunque tipo di bene o servizio.
Quindi l’azienda sarà incentivata a pagare i propri dipendenti maggiormente. Approfittando di questa esenzione che porterebbe sia al datore di lavoro che al dipendente stesso un maggiore beneficio. Il dipendente, seppur non ricevendo somme di denaro liquido, grazie a questi eventuali aumenti in busta paga, potrà fronteggiare le spese delle proprie utenze di luce e gas.
Il Decreto Aiuti bis aveva già bis ha aumentato il benefit per il 2022 da 258 euro a 600 euro. Aggiungendo appunto, tra i fringe benefit le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per le utenze d’acqua, energia a gas. Questo è stato attualmente innalzato fino ad un massimo di 3.000 euro, incentivando il datore di lavoro ad offrire un aumento sullo stipendio.
Quali sono i beni e servizi che rientrano nei fringe benefit?
Partiamo dal presupposto che i beni e servizi erogati in benefit, possono essere utilizzati dai dipendenti o in alternativa ceduti al coniuge del lavoratore o ai familiari. Non sarà necessario avere lo stesso domicilio e neanche la stessa residenza del lavoratore, l’unico requisito sarà che questi sostengano le spese familiari.
I benefit possono essere utilizzati per le utenze domestiche di acqua luce e gas, anche qualora queste fossero intestate al condominio. Quindi nel caso in cui le somme fossero divise con altri condomini (riscaldamento centralizzato per esempio).
Le spese relative alle utenze, anche se a carico del locatore, sono chiaramente pagate dal lavoratore o comunque dal coniuge o famigliari dello stesso (nel caso in cui collaborino attivamente alle spese familiari). A fare chiarezza su alcuni aspetti è stata proprio l’Agenzia delle Entrate che con la circolare n. 35/E ha spiegato nel dettaglio l’agevolazione. Una precisazione è stata fatta anche riguardo il paragone con il Bonus carburante: Il fringe benefit è un’agevolazione a sé che nulla a che vedere con il Bonus carburante; quindi, può essere usufruito anche da chi utilizza già il bonus carburante del valore di 200 euro.