La guida del galateo di base in un ristorante di un certo livello, onde evitare brutte figure e momenti spiazzanti.
Un momento magico quello in cui capitiamo in un ristorante stellato, ma anche quello in cui il galateo regna da padrone. Ma se si è abituati alla classica cena in famiglia o al pranzo con gli amici, le figuracce sono dietro l’angolo. Anche porre una semplice domanda può diventare motivo di forte imbarazzo.
Proprio per questo motivo veniamo in aiuto noi. Abbiamo steso per voi una lista di situazioni potenziali in cui il mal capitato in questione potrebbe ritrovarsi durante una cena stellata a base di galateo e piatti gourmet.
Il primo consiglio è sicuramente quello della scelta del ristorante: Il fatto che il locale sia rinominato e di un certo livello, non significa necessariamente che questo vi piacerà, d’altronde ognuno di noi ha i propri gusti e certamente vista la spesa, è bene scegliere con cura il ristorante.
Se scegliete per esempio di recarvi presso Villa Crespi di Antonio Cannavacciuolo o al Don Alfonso 1890 di Ernesto Iaccarino troverete una cucina più semplice da comprendere e decisamente più mediterranea. Se invece, il vostro obbiettivo è quello di gustare una cucina più complessa e più celebrale, allora potreste andare da Enrico Crippa al Piazza Duomo, o al Tokuyoshi di Milano, i piatti che troverete sono decisamente più elaborati e innovativi ma le porzioni sono più ridotte. Una volta scelta la location, non ci resta che attuare qualche piccolo accorgimento per assicurarsi un pranzo o una cena perfetta senza gaffe del caso.
In primo luogo, è fortemente consigliabile prenotare in anticipo: alcuni ristoranti, infatti, hanno liste di attesa che possono essere anche di mesi. Ovviamente questo dipende dalla notorietà del ristorante ma, non pensate che facendo un giro Genova potete passare davanti al ristorante Sangiorgio e pensare di avere il posto in serata. Alcuni ristoranti, a causa dell’elevata richiesta, si tutelano chiedendoti la carta di credito al momento della prenotazione. Anche avvertire il ristorante delle proprie intolleranze e le proprie preferenze alimentari (vegane, vegetariane ecc.) è fortemente consigliato. Questo vi assicurerà di essere soddisfatti e coccolati, cosa che potrebbe non essere possibile se questi accorgimenti vengono fatti nel momento in cui ci si reca.
Fate attenzione ai costi aggiuntivi: Nel momento in cui ci si reca in un ristorante stellato, il cliente è servito e riverito anche tramite piccole gentilezze che influenzano sull’accoglienza e la soddisfazione del cliente stesso. Carinerie come il calice di benvenuto, il predessert prima del dolce e la piccola pasticceria insieme al caffè, sono tutti servizi offerti dal ristorante. Nel momento in cui il cameriere ci chiede se gradiamo l’aperitivo invece, si tratta di un servizio che va pagato. Il menù degustazione è forse la scelta migliore per chi vuole assaporare al meglio i sapori e vuole vivere un’esperienza a 360 gradi. Nonché si rivela anche la scelta più conveniente in fatto di costi. Se si sceglie il menu degustazione è bene sapere che si intende per l’intero tavolo e non solo per il singolo cliente. Questo però lo troverete scritto sulla maggior parte dei menù. Da ricordare anche il prezzo del coperto che si aggira intorno ai 4/5 euro. Vediamo adesso cos’altro verrà utile sapere per evitare brutte figure.
Vi verrà sicuramente utile sapere qualche piccolo aneddoto: Partiamo dal cameriere. Questo, infatti, sarà spesso intorno a voi, il suo obbiettivo non sarà quello di infastidirvi bensì di servirvi. Chiederà se tutto va bene, vi riempirà il bicchiere vuoto, vi toglierà le briciole e vi accompagnerà addirittura verso il bagno. Ovviamente non a tutti queste attenzioni vengono gradite ma vi converrà stringere i denti e chiudere un occhio. Per quanto riguarda gli ingredienti, spesso possono essere vaghi e con nomi astratti tipo “primavera profumata”. Tutto molto chic, ma nel caso vogliate sapere di più sui reali ingredienti del vostro piatto o del sapore del vostro calice di vino, non abbiate paura a chiedere informazioni. Oltre al cameriere, i piatti e la location, spesso e volentieri il nostro desiderio è quello di incontrare lo chef. Purtroppo, non sempre questo è possibile perché più aumenta la fama dello stesso e più sarà facile non trovarlo al ristorante. Finiamo in bellezza con l’ultimo consiglio: La probabilità di uscire da questo tipo di ristoranti con lo stomaco non pieno (delle volte anche il portafoglio vuoto) sono molto alte. L’obbiettivo principale non è offrire al cliente piatti abbondanti quanto l’esperienza gastronomica del caso. Quindi il commento “ho ancora fame”, seppur sincero, è realmente inopportuno. Non sia mai che detto a bassa voce il cameriere sempre al nostro fianco possa sentirlo.