Da oggi puoi comunicare direttamente con l’INPS: sarà tutto più semplice
L’applicazione che si chiama App IO permette al contribuente di parlare direttamente con l’INPS senza intermediari e senza file allo sportello.
I servizi della Pubblica Amministrazione, di questi tempi, sono estremamente utili e indispensabili.
Ad esempio l’INPS è fondamentale per la distribuzione dei vari bonus che sono stati progettati dal Governo come quelli dei 200€ una tantum inviati in estate e dei 150€ una tantum di questo mese di Novembre.
Purtroppo unica mancanza è che non sempre abbiamo possibilità di interagire con l’Amministrazione Pubblica in modo facile e diretto, ecco perché si è pensato di sviluppare un servizio che metta direttamente i contribuenti in contatto con tutte le loro necessità da sviluppare con l’Instituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Applicazione IO sviluppata con INPS: ecco come funziona
Si parte dall’applicazione chiamata “IO” che è esattamente quella che veniva usata in periodo Covid19 per supportare le persone con tutte le necessità e le emergenze legate ai disastrosi due anni che abbiamo passato economicamente e con la salute.
Da questa applicazione è stato implementato il servizio “INPS Risponde”: accedendo con SPID o CIE, ciascuno può consultare poi stato dei pagamenti in una determinata prestazione previdenziale, oppure lo stato di evasione di una pratica inoltrata all’INPS. Oltre alle notifiche per le comunicazioni consultabili dalla Cassetta Postale on line, si ricevono le notifiche per disposizioni di pagamento riguardanti pensioni e NASPI.
INPS e bonus: erogati tutti quelli che dovevano essere inviati
In questo mese di Novembre inoltre l’INPS sta provvedendo ad erogare i vari bonus previsti dal Decreto Aiuti-Ter, tra i quali al primo posto il bonus di 150€ una tantum per lavoratori dipendenti e autonomi.
Questo bonus è stato fortemente voluto dal Governo Meloni come aiuto per la crisi mondiale e l’inflazione galoppante e riprende spunto dal vecchio bonus pensato invece dal precedente Governo di Mario Draghi in cui erano stati inviati 200€ ai contribuenti.
La differenza è solo che il reddito di coloro che possono usufruire del bonus una tantum si è leggermente abbassato: con Draghi infatti si poteva ricevere il bonus sino ai 35000 euro di reddito annuo, con la Meloni il reddito per la ricezione del bonus è sceso ai 20000 euro annui.
Questo comunque dimostra l’importanza dell’INPS che deve erogare questi soldi alle persone in difficoltà e dimostra quanto essere a contatto in modo rapido con l’INPS dia la possibilità al contribuente di tenersi informato su ciò che gli spetta e risolvere tutto velocemente e senza perdere tempo in file allo sportello.