Bonus sulla busta paga: la nuova ghiotta proposta del Governo Meloni
A chi decide di ritardare il pensionamento, sarebbe previsto un aumento in busta paga. Questa è la Proposta della nuova Premier Meloni.
Dopo tutto il lavoro svolto dietro la Riforma delle Pensioni e le incertezze che si celano dietro ad essa, il Governo Meloni è attualmente al lavoro. L’obbiettivo sarebbe quello di creare una Riforma delle Pensioni che sia in grado realmente di aiutare i lavoratori.
Infatti, si starebbe pensando anche alle categorie di lavoratori che si trovano sulla soglia pensionabile, coloro che possono scegliere di acquisire la pensione anticipata o scegliere di poter lavorare fino all’età di pensionamento cosiddetta di “vecchiaia”.
Il motivo sarebbe quello di convincere i cittadini a non rinunciare alla possibilità di poter lavorare per il maggior tempo possibile a loro.
Questo inserendo un Bonus in busta paga. Il cittadino, infatti, vedrà il pensionamento da un altro punto di vista: Non da quello della diminuzione della pensione in caso di pensionamento anticipato, bensì ad un vero proprio aumento dello stipendio con l’obbiettivo di premiare chi resta al lavoro nonostante abbia raggiunto la soglia d’età pensionabile.
La Legge di Bilancio 2023 prevederà il Bonus busta paga?
Il Piano è pronto se non fosse per un piccolo dettaglio: la mancanza di soldi da stanziare per la riforma. Visto che dei 30 miliardi messi a disposizione, ben 21 mila saranno utilizzati per il caro bollette. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è al lavoro per studiare un piano attuabile ma la strada è lunga.
Il motivo per cui il Governo tiene particolarmente a questo Bonus sarebbe proprio la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro che in questo periodo è molto richiesta dai lavoratori. Questa domanda dei cittadini ha dei costi che lo stato non riesce a sostenere. Infatti, le attuali proposte tra cui Quota 100 o 102 modificata a Quota 41 con l’introduzione di paletti anagrafici fino ad Opzione Uomo sarebbero troppo pretenziose a livello economico a tal punto da diventare insostenibili per la Riforma delle pensioni.
Ma si sta pensando ad un “escamotage” per reperire i fondi necessari. Per chi conosce il Governo Meloni lo saprà bene: si pensa di reperire i fondi necessari modificando le inadempienze del reddito di cittadinanza, ossia cambiandone le condizioni e facendo rispettare le regole e i requisiti. Questi soldi risparmiati infatti, sono destinati all’incentivazione verso il lavoro. Motivo per cui il Governo vuole utilizzarli anche per la Riforma Pensioni, tema tanto discusso. Salvini stesso ha poi proposto di interrompere l’erogazione del reddito per circa 6/9 mesi a chi ne ha beneficiato per più di 18 mesi, ma a patto che la persona in questione possa lavorare. Ovviamente questa è una proposta di cui scopriremo i frutti solamente con l’arrivo della nuova Legge di Bilancio 2023.