Gas, grandi notizie per questo inverno: la stangata arriverà l’anno prossimo
Si prospetta un inverno caldo, almeno per quest’anno. Gli stoccaggi, infatti, sono pieni al 95% della loro capienza. L’anno prossimo invece, la situazione sarà critica.
Questo inverno saremo al caldo. Al termine della campagna di iniezione dello scorso 31 ottobre, Snam avrebbe confermato che il livello degli stoccaggi, ha raggiunto un’altissima percentuale: 95,2 %. Che significa? Che abbiamo a disposizione abbastanza gas per riscaldarci, anche in caso di picchi di freddo.
Sarebbero presenti ben 11,2 miliardi di metri cubi di gas naturale. Motivo per cui, In caso di picchi di freddo di questo inverno, avremo a disposizione abbastanza gas per fare si che non subiremmo restrizioni (come precedentemente annunciato).
La vera preoccupazione partirà dal prossimo inverno. Così ha annunciato Stefano Venier, l’amministratore delegato di Snam: Dal prossimo anno dovremo fare a meno delle scorte russe.
Sarà quindi presente la possibilità di razionamento del gas, ma probabilmente verrà ridotto esclusivamente a usi industriali. Ad ogni modo, tutto dipenderà dal prezzo del gas dei prossimi mesi.
la disponibilità dei metri cubi stoccati, almeno per i primi mesi, non sarà direttamente collegata agli impianti di Ravenna e Piombino. Il motivo sarebbe il fatto che questi entreranno in funzione non prima di aprile/maggio.
Questo inverno non avremo il razionamento del gas: Solo le industrie a rischio
l’Italia in media consuma 40 miliardi di metri cubi per inverno, motivo per cui -spiega Stefano Venier di Snam- con lo stoccaggio al 95%, l’Italia ha a disposizione 12 miliardi di metri cubi con un’aggiunta di 4,5 miliardi di “riserva strategica”. Quindi Snam conferma che l’Italia risulta coperta per il 25%-30% della domanda invernale. Per quanto riguarda Il restante 10%-15% arriverà dai flussi dei condotti e dal gas liquefatto. “Un risultato non scontato – commenta Venier – quanto è stato raggiunto è un elemento essenziale per guardare con più serenità al prossimo inverno”. La paura di questo inverno, infatti, era proprio la mancanza di materia necessaria per coprire i periodi freddi invernali. La possibilità di razionamento c’è, ma per fortuna riguarderà solo il settore industriale.
Quello che ci lascia più perplessi sarebbe proprio il prossimo inverno, nei mesi appunto più freddi (da dicembre 2023 a febbraio 2024). Sarebbe proprio l’amministratore delegato di Snam- a mettere allarme al governo Meloni. Bisogna occuparsi della gestione energetica dei prossimi mesi, non possiamo rischiare.
Purtroppo, non sarà neanche il sistema rigassificatore a Piombino o a Ravenna a coprire in tempi brevi la quota minore di gas Russo poiché, come detto in precedenza, la conclusione dei lavori avverrà nel mese di aprile per poi iniziare la distribuzione intorno a maggio. Motivo per cui si richiede il Governo ad agire, in quanto si può migliorare di gran lunga l’efficienza energetica, anche diffondendo e promuovendo l’energia rinnovabile e le pompe di calore.