Fisco sta mandando lettere a casa: “troppe irregolarità”
Sono in arrivo nuove lettere da parte delle Entrate: il Fisco avvisa i contribuenti delle irregolarità riscontrate in dichiarazione Iva e nelle e-fatture. Per chi sono gli avvisi bonari e cosa fare.
Fatture elettroniche, corrispettivi telematici e dichiarazione Iva nel mirino delle nuove lettere di compliance che l’Agenzia delle Entrate.
In arrivo lettere dall’Agenzia delle Entrate, quando e per chi
L’obiettivo è rendere disponibili le informazioni in possesso del fisco al contribuente, così da procedere alla regolarizzazione delle anomalie.
Ma a chi sono diretti questi avvisi bonari e cosa fare se arriva una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate? Tutti i dettagli si trovano nel provvedimento dell’Amministrazione Finanziaria del 4 novembre 2022.
Le nuove lettere di compliance, cioè di adempimento spontaneo, da parte dell’Agenzia delle Entrate puntano la lente di ingrandimento sulle operazioni Iva. Nel provvedimento del 4 novembre l’Agenzia definisce le modalità con cui vengono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza le differenze tra i dati delle operazioni Iva e le dichiarazioni Iva da cui emergono delle anomalie.
Cosa deve fare il contribuente? Chi riceve l’avviso bonario da parte delle Entrate può, attraverso un’apposita comunicazione, verificare le irregolarità riscontrate e fornire all’Agenzia elementi sconosciuti che possano giustificare l’anomalia, oppure regolarizzare la propria posizione attraverso l’istituto del ravvedimento operoso. Il provvedimento:
“Attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 – Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra i dati della dichiarazione IVA e l’importo delle operazioni IVA trasmesse telematicamente ai sensi del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127″
Lettere dal fisco per anomalie sulle dichiarazioni Iva, cosa manca?
I dati Iva verificati e messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sono:
- il codice fiscale;
- denominazione, cognome e nome del contribuente;
- numero di comunicazione con l’anno d’imposta e il codice atto;
- tutti i dati relativi alle operazioni Iva trasmesse in modalità telematica.
Nello specifico, i dati relativi alle operazioni Iva riguardano:
- le operazioni imponibili;
- le operazioni esenti;
- le operazioni di reverse charge.
Nella comunicazione delle Entrate ci sono anche le istruzioni per consultare gli elementi relativi all’anomalie, richiedere ulteriori informazioni o segnalare all’Agenzia nuovi dati, o regolarizzare la propria posizione. L’Agenzia trasmette gli avvisi bonari sui dati Iva da cui sono emerse le anomalie in due modi:
- al domicilio digitale del contribuente
- se assente, la comunicazione è inviata tramite posta ordinaria.
Il contribuente invia con le stesse modalità, con o senza intermediario abilitato, la comunicazione con cui richiede informazioni all’Agenzia o segnala alla stessa elementi sconosciuti al fisco.
La comunicazione è consultabile nel Cassetto fiscale del contribuente e nell’apposita sezione web Fatture e Corrispettivi, in cui sono disponibili il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione Iva, i dati della dichiarazione, l’importo della somma delle operazioni Iva trasmesse in modalità telematica, l’ammontare complessivo delle operazioni attive imponibili o delle operazioni “reverse charge”, i dati dei clienti con le relative operazioni, il totale dei corrispettivi giornalieri e i dati dei fornitori.