Soldi in arrivo per il caro bollette: Il Governo Meloni ha mantenuto le promesse
Il Governo Meloni ha stanziato 9,5 miliardi di euro subito utilizzabili contro il caro energia. Buone notizie anche per il 2023.
Il nuovo Governo appena salito, grida a gran voce la sua presenza. Piu volte la Premier Meloni ha annunciato la sua priorità: In un periodo dove il caro energia rischia di mettere in debito milioni di italiani e imprese, un sostegno verso le categorie che si trovano in difficoltà è l’attuale obbiettivo.
Così è stato, l’annuncio è arrivato in questi giorni dal Consiglio dei ministri dove c’è stata anche l’approvazione della NADEF. (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza).
Gli interventi del Governo Meloni arrivano subito dopo la buona notizia dell’ARERA sulle bollette del gas. Infatti, le bollette del mese di ottobre per quanto riguarda il mercato tutelato, sono scese del 12,9%. Non è certo che lo stesso sarà anche per i mesi di novembre/dicembre in quanto aumenterà l’utilizzo della materia utilizzata. In compenso arriveranno i fondi.
Sarebbero 9,5 miliardi stanziati per il caro energia. Soldi utilizzabili sin da subito. A fronte di un complessivo che ammonta a 21 miliardi utilizzabili in tutto l’arco del 2023. L’unico dubbio rimane il metodo con cui questi verranno distribuiti, ci sono varie ipotesi da valutare, vediamo insieme quali
Fondi per le bollette: Come verranno erogati
Come annunciato in precedenza, ci sono 9,5 miliardi disponibili per il caro energia, utilizzabili sin da subito, a fronte di un complessivo di 21 miliardi per il 2023. La domanda che sorge spontanea è il mezzo con cui questi verranno distribuiti, ci sono delle ipotesi sul tavolo
Una di queste sarebbe proprio quella di erogare bonus luce e gas senza mettere in considerazione la certificazione ISEE, cioè erogandoli indistintamente dal proprio reddito. Laddove questo non risulterebbe fattibile, si pensa comunque ad un innalzamento del reddito massimo, che andrebbe a portare la soglia limite reddituale da 12.000 euro a 15.000 annui.
Nel frattempo, le novità non sono finite qui: Nel Consiglio dei ministri del 3 novembre 2022 cambia la denominazione dei Ministeri. Sono stati modificate le denominazioni di ben 5 Ministri. il Ministero dell’Istruzione diventa il “Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Il Ministero della Transizione Ecologica diventa il “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”. Il Ministero dello Sviluppo Economico diventa il “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Mentre il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili cambia nel “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Ed infine il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali diventa il “Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Forestale”.