Reddito di cittadinanza: confermato anche Novembre, date dei pagamenti
Confermato anche il mese di Novembre per il Reddito di Cittadinanza: ecco le date di erogazione del bonus in prossimità di cancellazione.
Confermato anche il pagamento della mensilità di Novembre del Reddito di cittadinanza. La data di erogazione stabilita sarà il 27 Novembre, tranne che per coloro che ricevono il sussidio per la prima volta e che lo vedranno accreditato il 16 Novembre.
Le date sono esattamente le stesse del mese di Ottobre, prima mensilità elargita dal nuovo Governo guidato da Fratelli d’Italia, comunque sempre molto ostile a questo reddito ed in procinto di cambiarlo.
Il mese di Novembre vedrà una novità importante e anche abbastanza proficua per chi riceve il reddito, ovvero una maggiorazione di 150€ per l’entrata in corso del Decreto Aiuti-Ter, questo almeno per chi potrà usufruirne.
Abolizione del reddito di cittadinanza: ecco quando potrebbe avvenire
Dai rumors che vengono portati avanti, non si ha ancora certezza di quando verrà abolito il Reddito di Cittadinanza, ma è ben risaputo che verrà garantito almeno fino a Dicembre 2022. Dunque la sua abolizione non sarà fatta con un taglio netto, ma avrà bisogno dei suoi tempi e dei suoi ragionamenti.
Anche se la nuova Premier Giorgia Meloni ha sempre dichiaratamente non approvato questo assegno sociale, c’è anche da dire che la proposta della Leader di Fratelli d’Italia è stata non di abolire totalmente il reddito, ma piuttosto di modificarlo in un reddito ancora più sociale, da garantire a quelle persone che hanno problemi reali.
Si parla delle categorie più in difficoltà che saranno le prime in assoluto ad essere aiutate, come ad esempio i minori, gli anziani e i disabili; questi avranno per il nuovo Governo una corsia preferenziale per quanto riguarda gli aumenti del Reddito di Cittadinanza.
Reddito di sussistenza potrebbe diventare realtà: il sostituto dell’RDC
Il cosiddetto reddito di sussistenza verrà con molta probabilità portato a 650€ mensili solo per quelle famiglie con a carico della categorie di persone ritenute appunto più fragili: parliamo di persone anziane o anche minorenni oppure persone disabili.
Ma non è tutto, infatti resterà in questo caso anche fondamentale il conteggio dell’ISEE che per ottenere questo reddito aggiuntivo non dovrà essere maggiore di 15000 euro annuali di introiti. Questo potrebbe essere certamente un limite per quelle persone che non posseggono un ISEE cosi basso, ma che già percepivano il reddito.
In questo modo l’obiettivo del nuovo Governo risulta quello di limitare sostanzialmente il numero di coloro che possono beneficiare del sostegno, andando a colpire in particolare quei furbetti che detengono il Reddito anche non avendone bisogno come reale sostentamento o addirittura lavorando a nero e percependo già un’entrata.