Farmaci carenti, è allarme: potrebbero mancare per le emergenze
Carenza di medicinali salvavita ai banchi delle farmacie: è allarme per la vendita. In caso di emergenze gravi potrebbero mancare, sarebbe una tragedia!
Federfafarma ha denunciato la mancanza di importantissimi farmaci, non reperibili ad ora in Italia. Attenzione a non restare sprovvisti. La richiesta di aiuto è chiara: mancano dei farmaci importantissimi dal mercato, alcuni di uso comune, altri estremamente importanti e che fungono da “salvavita”.
“Accanto ai “mancanti” ormai cronici si lamenta una continua difficoltà nell’approvvigionamento di numerosi farmaci, tanto tra quelli “salvavita” che tra quelli di uso comune. Una carenza allarmante e particolarmente evidente soprattutto tra i farmaci ad uso pediatrico”.
Anche l’Aifa nelle veci del suo dirigente, Domenico Di Giorgio, comunica: “Il numero di carenze di farmaci sta aumentando: tra giugno 2021 e oggi siamo passati da 2.500 a 3.000”.
Quanti e quali medicinali mancano? Si contano i danni
I medicinali carenti sono davvero molti e alcuni anche molto importanti per la salute, come ci spiega Crescenzo Cinquegrana, di Guacci spa, fornitore più grande della Campania: “Parliamo di antipertensivi, diuretici, neurolettici, antidepressivi e perfino antiepilettici“.
Purtroppo mancano all’appello anche molti farmaci pediatrici.
Venerdì scorso la carenza era arrivata al considerevole numero di 3.089. Per ora ci si affida molto ai farmaci generici, almeno per i più carenti come Zoloft (antidepressivo), Bisolvon (antitosse), Tachipirina sciroppo. Sull’ibuprofene, invece, i distributori spiegano che c’è carenza di quello da 600 e di quello da 800. Problemi di approvvigionamento anche per il Nurofen Bambini.
Comunque bisogna anche specificare che carenza non significa totale mancanza, dunque per ora potrebbe anche solo essere una crisi passeggera che si risolverà in breve tempo o almeno questo speriamo.
Le cause della carenza di farmaci sono molteplici: intanto si parte dall’utilizzo sproporzionato che era stato fatto durante il Covid di alcuni medicinali, come ad esempio ibuprofene.
La crisi poi non ha certo aiutato, con la mancanza di materie prime per la produzione di tappi ed etichette, ma anche la difficoltà di trasporto con il grave aumento dei combustibili per rifornire i camion di trasporto.
Infine la ragione più coinvolgente potrebbe essere il disallineamento dei prezzi italiani con i prezzi base europei: infatti gli accordi di fornitura in Italia ci permettono di prendere i farmaci a meno prezzo rispetto ai nostri competitor in Europa e con molta probabilità questo ha creato una grave difficoltà di approvigionamento.
Possiamo solo attendere che la questione venga risolta, sperando che la carenza non vada a diventare ancora più grave portando a delle vere e proprie mancanze.