Canone Rai: quanto pagheremo nel 2023: incredibile
Il Canone Rai dal 1° gennaio non sarà più all’interno delle bollette della luce: la Rai teme una perdita dovuta dall’evasione, è polemica sugli eventuali aumenti.
Il canone Rai è sempre stata la tassa imposta sulla visione della televisione italiana. Con il passare degli anni le tecnologie si sono aggiornate dando spazio a nuovi strumenti in grado di riprodurre i canali televisivi.
Non è quindi necessario avere un televisore nella propria casa per visualizzare i canali televisivi in quanto bastano un tablet, un pc o anche semplicemente uno smartphone. Basti pensare a siti web come Rai Play, che ci mettono a disposizione ogni genere di programma senza avere obbligatoriamente un impianto satellitare.
Il costo del Canone equivale a 90 euro annuali, rispetto al lontano 2016 in cui la quota annuale ammontava a 110 euro annui. Ad oggi, nel 2022, il canone Rai si paga direttamente nelle utenze della luce.
Ma ancora per poco, perché da gennaio 2023 il canone Rai verrà ufficialmente rimosso dalla bolletta nel rispetto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Attenzione però, questo non significa che la tassa verrà rimossa, ma semplicemente spostata. Il motivo è semplice: la Commissione europea, considera un onere improprio questa voce, se inserita nelle bollette. Il Governo precedente, infatti, ha approvato questo cambiamento. Quindi dove andremo a pagare il canone Rai? La risposta è ancora vaga, ce chi vocifera che la quota verrà inserita in una tassa Regionale. Si è parlato anche di inserirlo all’interno della dichiarazione dei redditi, tramite Modello 730 o Modello Redditi PF. Il motivo di questa indecisione parte proprio dalla paura della Rai in quanto teme che spostando la tassa, questa verrà evasa da gran parte dei cittadini.
Canone Rai, nuovo metodo di pagamento: si prevede un aumento
In passato, è stato introdotto il canone Rai in bolletta. Questo ha giovato fortemente per l’Azienda in quanto venne registrato un incremento del 41% degli incassi rispetto all’anno precedente. Il ritorno alla precedente modalità risulta una vera e propria minaccia per la Rai, in quanto rischia un declino causato dagli evasori.
Una prospettiva che alla Rai non è passata di certo inosservata. Motivo per cui l’azienda starebbe chiedendo di introdurre un aumento sul Canone per rientrare, laddove si presentassero evasioni fiscali da parte del cittadino. Aumentando così la quota annuale del canone rispetto ai soliti 90 euro. Il Codacons si oppone: la TV pubblica può fare a meno dei 1,8 miliardi di euro versati ogni anno dai contribuenti, soldi recuperabili tagliando qualche spreco. Per fortuna ce chi è esente da questa tassa, vediamo insieme le categorie interessate.
Sono esonerati dal versamento gli over 75 con reddito annuo non superiore a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (esclusi collaboratori domestici, colf e badanti); diplomatici e militari stranieri; funzionari stranieri di organizzazioni internazionali; personale civile e militare di cittadinanza non italiana appartenente alla NATO.