Se hai in casa questo cellulare vintage potresti diventare ricco: lo cercano molti collezionisti.
Scopri se anche tu possiedi, o hai posseduto, questo modello di cellulare, nato alla fine degli anni ’90 e molto amato da tantissimi.
Il mondo del collezionismo è davvero vario, chiunque può collezionare qualsiasi cosa.
Certo, collezionare francobolli ha il suo fascino. Si pensi a quelli antichi e fragili, che consentono a ogni appassionato in possesso di un raro esemplare di sentirsi molto fortunato.
Ci sono persone che hanno iniziato a collezionare oggetti, aumentando il numero di quelli posseduti a tal punto da dedicare loro soffitte, scantinati, stanze o persino interi edifici.
In alcuni casi il collezionismo è diventato talmente redditizio che ne hanno fatto una professione.
E se il vostro vecchio telefonino, dimenticato in un cassetto, potesse diventare un prezioso oggetto da collezione?
Per il mercato dei collezionisti, alcuni telefonini ormai obsoleti stanno acquistando grande valore.
Tra questi, occupano una posizione di spicco alcuni modelli che, quando sono stati lanciati, hanno apportato delle vere e proprie rivoluzioni al settore.
Uno di questi è l’Ericcson T10.
Questo particolare dispositivo è stato uno dei primi esemplari commerciali con lo sportellino sulla tastiera.
Fu commercializzato nel settembre 1999 e consentiva persino l’invio di SMS.
L’antenna era esterna, e il suo display era monocromatico con risoluzione di 111 per 33 pixels.
In stand-by consentiva un’autonomia di 100 ore, mentre in conversazione la sua batteria durava 4 ore.
Aveva la vibrazione, la sveglia e la calcolatrice, e permetteva anche la selezione di diverse suonerie monofoniche.
Il suo valore, ad oggi, si aggira intorno alle 1.900 – 2000 euro, e per alcuni collezionisti è un vero tesoro.
Tra i cellulari simili, e molto ricercati dai collezionisti, abbiamo anche l’Ericsson T28s. Rilasciato giusto qualche tempo dopo il T10, è un modello molto simile, ma presenta alcune peculiarità che lo rendevano praticamente unico.
Venduto in colore nero-grigio, era molto sottile, e lo sportellino nero si poteva aprire con il pulsante posto lateralmente.
Con uno scatto secco, il meccanismo a molla apriva lo sportellino sulla tastiera, e rispondere alle chiamate diventava il momento ideale per fare un gesto ricercato che in pochi potevano permettersi.
Il suo schermo monocromatico aveva una risoluzione di 101 x 33 pixels, e detenne il primato di cellulare più leggero tra il 1999 e il 2001.
Il suo secondo primato è che fu il primo modello in assoluto a montare una batteria a polimeri di litio, notoriamente più compatta e sottile rispetto a quelle che in quei tempi erano presenti sul mercato.
Anche per il T28s alcuni collezionisti sono disposti a pagare più di 1000 euro.
Ecco quindi che l’interesse per questi modelli sta tornando in auge, e chissà se in futuro anche i nostri attuali Smartphone subiranno lo stesso effetto.