Prezzo del Pellet aumentato, e ci si mettono anche le truffe: ormai è caos
Il Pellet ha raggiunto le stelle, aumenti del 140%. Dietro ai rincari si nascondono anche le truffe: Pellet misto a sabbia per un totale di 25 euro per un sacco di 15 kg.
Visto l’attuale situazione economica, sempre più cittadini decidono di abbandonare i propri riscaldamenti per passare a metodi alternativi. Molteplici bonus ci vengono in aiuto per affrontare le spese per l’installazione di stufe apposite. Motivo per cui il pellet è diventato un prodotto sempre più richiesto.
Si sa che, dove la domanda cresce, a crescere è anche l’offerta. Motivo per cui, secondo un’indagine di Altroconsumo, un sacco da 15 chilogrammi oggi costa in media circa 12 euro (un aumento del 140%) mentre la scorsa stagione si fermava a 5 euro. Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo i prezzi del pellet non solo sono raddoppiati, ma quasi triplicati. arrivano addirittura fino a 25 euro per sacco. Una miniera d’oro insomma.
Ma non solo, dove il mercato aumenta, gli speculatori si fanno avanti. Sono gli stessi venditori a mettere in guardia: “Occhio alle truffe, il combustibile di bassa qualità scalda meno”.
Truffe rincari: chi specula sul Pellet?
In questi giorni a Terragnolo, in provincia di Trento, Sono stati arrestati 2 uomini dai Carabinieri. L’accusa sarebbe quella di furto di ben 30 quintali di legna da ardere. Il loro scopo non era sicuramente quello dell’uso personale. Qualche settimana prima, invece, i militari hanno rintracciato quasi 2 tonnellate di pellet che era stato sottratto ad un negozio di agraria di Borgo Valsugana in una valle del trentino.
Perché dovrebbero rubare questo materiale combustibile? il motivo è abbastanza semplice, rivenderlo a prezzi vantaggiosi, se non fosse che laddove non ce un reale mercato segnalato, la possibilità di truffare e di essere truffati aumenta. A confermarcelo è proprio Il Dolomiti, un grossista trentino che da tempo opera nel settore della vendita di pellet per il riscaldamento. Infatti, afferma: “Nel corso degli anni ne ho viste di tutti i colori”.
“Uno dei metodi più utilizzati è quello di mescolare gli scarti del legno con sabbia o materiale plastico – sottolinea il grossista – dopodiché ci è capitato di ricevere grandi carichi dove il pellet in superficie era di buona qualità mentre il resto era stato mescolato con altri materiali ma così il potere calorifico si abbassa, in poche parole scalda di meno”. Il problema di questa pratica non è solo economico: del materiale non idoneo, ci mette di più a scaldare e di conseguenza produce più emissioni. Per non parlare della tossicità del materiale plastico in combustione. Man non solo, a pesare sui prezzi è anche il costo del trasporto e un significativo incremento per le aste dei lotti boschivi (fra il 20% e il 50%).