Debiti insostenibili, come risolverli senza perdere risparmi
Entrano in vigore le nuove regole per le procedure da sovraindebitamento presenti nel nuovo codice.
Il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza va a sostituire la legge sul fallimento.
Queste norme hanno l’obiettivo di rendere più snelle le procedure previste per chi è in crisi da sovraindebitamento, e si rivolgono al soggetto in crisi per sostenerlo nella ripresa.
Negli ultimi anni è emerso che la maggior parte delle crisi economiche provengono da un eccesso di pagamenti a rate, che producono interessi sugli importi dilazionati, aumentando di fatto il costo dei beni.
Se i pagamenti a rate diventano eccessivi, ci si trova di fronte a un vero e proprio fallimento, che però viene denominato, nel caso della piccola impresa che non può fallire, “Gestione della procedura da sovraindebitamento”. Vediamo quindi a grandi linee quali sono le novità introdotte nel nuovo codice e poi di cosa si tratta quando si parla di crisi da sovraindebitamento.
Indagheremo inoltre come richiederla e in quali casi viene annullata, col ricorso automatico alle vie giudiziali.
Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
I punti principali delle nuove norme riguardano il coordinamento tra la disciplina concorsuale e i gruppi d’imprese, nonché l’ampliamento delle aziende che dovranno avere un revisore contabile.
Contestualmente è stata aumentata la responsabilizzazione degli organi di gestione e controllo e introdotta la previsione di un maggior numero di responsabilità per i professionisti.
Viene stabilita inoltre la diminuzione della durata delle procedure concorsuali, insieme all’accorpamento di procedimenti in precedenza distinti.
I criteri di quantificazione del danno in azioni di responsabilità verso gli organi di gestione e controllo vengono semplificati, insieme a tutti i riti processuali e al sistema delle notifiche, che diventa interamente telematico.
La nuova crisi da sovraindebitamento
Per ciò che concerne la crisi da sovraindebitamento, questa sarà gestita dall’organo di composizione della crisi di impresa, il cd. OCRI.
L’OCRI è costituito presso ogni camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, e gli vengono affidati tre compiti essenziali:
- Ricevere le segnalazioni relative alla crisi delle imprese minori;
- Gestione della fase di allerta;
- Assistenza dell’imprenditore che vi si rivolge durante il procedimento di composizione assistita della crisi.
L’OCRI competente per il singolo caso sarà quella presente nel territorio della sede legale dell’impresa. Di conseguenza a nulla rileverà la localizzazione dei debiti a fronte della propria sede legale.
Questo organismo è incaricato di creare un modo per risanare la situazione da sovraindebitamento, che dovrà vedere la collaborazione del soggetto interessato.
Qualora il debitore sovraindebitato non collabori, la procedura stessa sarà interrotta. A seguito dell’interruzione si trasformerà in procedura di liquidazione giudiziale, con la trasmissione automatica dei documenti al tribunale competente.