Una moneta che onora i Carabinieri, costava 2 euro: quanto vale oggi
Questa moneta è stata creata in onore di un comando speciale dei Carabinieri e rappresenta una giusta causa sulle sue due facce.
Una moneta dedicata alla lotta contro l’illegalità: la dedica ai Carabinieri che combattono il falso nummario. Si parla di ciò quando si tenga di falsificare monete o bollati della stessa validità.
Tutto inizia 30 anni fa, quando 19 ottobre 1992 è stato costituito il Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria. Il Comando Carabinieri viene rinominato poi nel 1999 “Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria” e non per ultimo solo l’anno precedente verrà addirittura sviluppata una Sezione Criptovalute del Comando.
Cosi dopo 30 anni di servizio di questo comando, nel 30° anniversario della costituzione del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, la Zecca Italiana ha emesso, il 12 ottobre 2022, una bellissima moneta bimetallica.
La moneta del Comando Carabinieri contro la falsificazione monetaria
I compiti di questo reparto Carabinieri contro la falsificazione monetaria sono vari: il contrasto allo smercio di monete e banconote contraffatte; il contrasto ai gruppi criminali coinvolti nello smercio e nella contraffazione e il mantenimento dei rapporti con gli altri reparti di controllo delle falsificazioni.
La moneta è molto simile a quella da un euro generica, ma in realtà ha un valore totalmente diverso e soprattutto una conformazione diversa: il bordo infatti non è tondeggiante ma poligonale a 16 lati e il diametro e il peso sono rispettivamente di 27,5 mm e 9,5 g.
Sulla parte del dritto si trova il simbolo del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria con il classico simbolo della fiamma a tredici punte e il simbolo dell’euro. Vi sono poi incise le scritte della Repubblica Italiana e del Comando stesso.
Sulla parte del rovescio invece la rappresentazione di un carabiniere del Comando a lavoro, con la camicia di ordinanza, intento ad analizzare una banconota al microscopio.
Troviamo inoltre:
- la firma dell’autore “A. VECCHIO”;
- il valore nominale “5 EURO”;
- l’anno di emissione della moneta, ossia “2022”;
- l’identificativo della Zecca di Roma, contrassegnato con la classica lettera “R”.
In a malapena 10 giorni sono stati emessi circa 4000 esemplari di questa moneta che viene presentata in finitura “proof”, ovvero con fondo lucido a specchio e la parte superiore satinata e opaca e viene venduta a trenta euro presentata in un cofanetto.
Le monete sono letteralmente andate a ruba e hanno avuto una richiesta spropositata. Tanto che si possono già trovare su mercati e siti secondari con prezzi estremamente maggiorati che partono dai 70 e vanno fino addirittura ai 100 euro a moneta. Davvero un rincaro enorme per una moneta cosi onorevole.