Aumentano i costi delle tariffe internet: altro che bollette
Aumento dei prezzi telefonici: la tariffa per la rete internet potrebbe subire un grosso aumento.
Per favorire il passaggio alla fibra ottica, infatti, si sta pensando a un piano che aumenterà i costi dell’utilizzo del rame per portare la fibra a casa degli utenti.
L’uso del rame diminuisce le prestazioni dell’infrastruttura di rete ma la rende più accessibile anche nei posti in cui la fibra non arriva. Nel mirino dell’Agcom le tecnologie che si servono ancora della fibra misto rame, ma vediamo perché il provvedimento in oggetto può aumentare di molto il prezzo pagato dagli italiani.
I fatti
L’autorità garante delle comunicazioni sta studiando un provvedimento per aumentare i prezzi degli operatori che usano la fibra misto rame.
Tutto ciò a causa del passaggio totale alla fibra ottica, che secondo l’Agcom deve essere incentivato in ogni modo.
L’aumento riguarderà in primo luogo il “pedaggio” che le aziende di telecomunicazioni devono pagare per l’utilizzo del rame e per la fibra.
In particolare, l’incremento, o il decremento, del prezzo riguarderà il servizio ULL, ossia l’ultimo miglio di cavo che, direttamente dalla centrale telefonica, arriva in casa.
I costi dell’ultimo miglio aumentano. Ma non tutti
Il pedaggio pagato sull’ultimo miglio, cosiddetto ULL, subirà un incremento del 9%. Questo si tradurrà nell’aumento concreto di quasi un euro, perché passerà da 8,9 a 9,7 euro al mese.
Il servizio SLU, ovvero quello che congiunge l’armadio stradale all’abitazione con filo in rame, aumenta del 23%, passando da 5,3 euro a 6,55.
Da ultimo, l’utilizzo della fibra to the home (FTTH), cioè i cavi in fibra che arrivano direttamente in casa del cliente, diminuisce del 7,9%. Infatti, il suo costo passerà da 15,35 a 14,13 euro.
Gli obiettivi degli aumenti
Gli aumenti proposti serviranno a remunerare sia il gestore della rete, che ha subito un grosso incremento dei costi negli ultimi mesi, sia a incentivare chi ancora ha eccessivamente sul rame a effettuare un passaggio totale alla fibra.
Tuttavia, la situazione non quadra.
Le nuove tariffe, infatti, riguardano anche la fibra fino all’armadio stradale, ovvero il FTTC (fiber to the cabinet).
Il fiber to the home copre al momento solo il 35% delle abitazioni.
In ogni caso, nel settore delle Telecomunicazioni gli operatori stanno già effettuando il cambio di tecnologia, da FTTC a FTTH, ma solo ove possibile.
La FTTH, nel 60% del territorio, ancora non è arrivata, di conseguenza, in queste zone si otterrà l’unico risultato di sostituire la rete di rame di Tim, che è stata già ammortizzata da tempo.
La soluzione non sembra ottimale
Il compenso dei prezzi dell’energia e dei costi maggiori dei materiali necessari per la costruzione della rete verrà scaricato sui materiali già esistenti, e non su quelli in fibra, che al momento sono in parte ancora da realizzare.
In ogni caso, tralasciando le considerazioni tecniche, una cosa sarà sicura: se gli aumenti verranno confermati, i consumatori pagheranno il prezzo. E di fronte alla crisi che stiamo vivendo, diciamocelo: si poteva anche evitare.