Richiesta superbonus: attenzione all’errore più comune
Se non si pagano i lavori con un bonifico parlante, non si avrà il Superbonus 110%
Per richiedere il superbonus, il requisito fondamentale, volto ad ottenere la detrazione fiscale prevista, è pagare le spese effettuate attraverso un mezzo tracciabile.
Questo però non basta, perché il metodo utilizzato deve comunicare in maniera chiara ed univoca tutti i dati del contribuente e del destinatario. Per farlo, dunque, occorre un particolare mezzo tracciabile: il bonifico “parlante”. Vediamo tutti i dettagli di questo metodo, e come rettificare il proprio bonifico sbagliato.
Il bonifico parlante e le sue caratteristiche
Questo strumento deve permettere di documentare con esattezza l’effettivo impiego delle somme dichiarate.
Il bonifico parlante serve dunque a rendere chiaro il pagamento effettuato in relazione ai lavori compiuti. Per ciò che concerne la sua struttura, all’interno dei dati indicati nel bonifico, importanza fondamentale hanno quelli sul tipo di bonus del quale si vuole fruire, nonché il riferimento normativo legato alla predetta agevolazione.
Altri elementi essenziali sono la causale del versamento, il numero e la data della della fattura. Di grande importanza risulta poi indicare i dati fiscali del beneficiario dell’agevolazione e della ditta che effettua i lavori.
Bonifico parlante e home banking
Le banche hanno attivato, al fine di produrre un bonifico parlante idoneo alla fruizione del superbonus, un’area riservata. All’interno di questa sezione si potrà quindi compilare il bonifico parlante, e così facendo le banche potranno effettuare la ritenuta di acconto obbligatoria all’8%.
Errore nella compilazione del bonifico e metodi per risolvere
L’errore nella compilazione del bonifico può essere risolto mediante la ripetizione del pagamento.
Questo metodo si sostanzia nella restituzione di quanto pagato alla ditta che effettua i lavori, e nella ripetizione del pagamento corretto da parte del beneficiario del bonus.
Se questo non è possibile, sarà necessaria una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che viene emessa dalla ditta che ha effettuato i lavori. È questo il mezzo attraverso il quale la ditta testimonia che i fondi sono stati effettivamente trasferiti, e i lavori debitamente pagati.
L’agenzia delle entrate chiarisce ogni dubbio
Questa seconda opzione non può essere applicata al superbonus 110%.
Infatti l’agenzia delle entrate, con la circolare 28/E/2022, non fa esplicito riferimento al bonus 110%, ma soltanto a tutti gli altri bonus. Di conseguenza, per rettificare il bonifico relativo al superbonus 110%, occorrerà sempre il metodo della ripetizione.
Di conseguenza, l’unica soluzione per ovviare agli errori commessi col bonifico per ottenere il Superbonus 110% è la ripetizione del pagamento alla ditta che ha svolto i lavori.