Se non si paga la bolletta della luce o del gas, le conseguenze possono essere a dir poco scomode.
La data di scadenza va rispettata, altrimenti potrebbero staccare le forniture e farvi rimanere senza luce e riscaldamento.
Se si supera il termine ultimo di pagamento della fatturazione, il gestore può iniziare a inoltrare un sollecito di pagamento. Tuttavia, l’invio del sollecito non avviene subito, possono volerci alcuni giorni. Infatti, dopo la ricezione del sollecito, si può adempiere entro un altro termine, scaduto il quale si procede alla fase successiva.
Il ritardo nel pagamento comporta l’addebito di costi aggiuntivi, che sono denominati interessi di mora. Questi interessi vengono calcolati in una percentuale diversa, a seconda che si tratti di mercato libero o tutelato. Nel mercato tutelato, gli interessi di mora vengono calcolati nel 3,5%, tasso fissato dalla BCE. Nel mercato libero, invece, sono previsti gli interessi di mora più le spese aggiuntive che vengono stabilite in caso di mancato adempimento nei tempi previsti dal contratto stipulato per la fornitura.
Il distacco avviene in seguito alla riduzione della potenza. Infatti, come avviso preliminare alla sospensione, la messa in mora prodotta dal sollecito genera anche una diminuzione dell’erogazione dell’energia elettrica all’utenza interessata. Il depotenziamento viene effettuato “a monte”, da parte del fornitore, e sul display del contatore si leggerà la scritta “fattore K 15%”.
Il distacco vero e proprio, avverrà quando, nonostante sollecito e depotenziamento non avranno sortito alcun effetto, e il cliente si sarà dimostrato ancora inadempiente. In particolare, dopo sollecito e depotenziamento, viene inviata un’altra raccomandata a/r, nella quale si indica il termine del pagamento. Se anche questa viene ignorata, ecco che avverrà la sospensione della fornitura di energia, e questo in un termine di 15 giorni dall’ultimo avviso.
Il preavviso è condizione essenziale per il distacco. Senza adeguato preavviso le forniture non possono essere sospese.
Oltre alla mancanza di preavviso, la fornitura non può essere sospesa durante i giorni prefestivi e festivi. Inoltre, se nel mercato tutelato l’importo non pagato è uguale o inferiore al deposito cauzionale, non si può nemmeno procedere al distacco.
Stessa cosa se il ritardo nel pagamento concerne diversi servizi che vengono erogati dalla stessa azienda.
Il pagamento delle bollette in mora si paga alla stessa maniera di come si fa di solito. Bisogna perciò recarsi in un tabacchino oppure alle poste in ogni caso, anche se l’addebito viene rifiutato dalla banca che ha ricevuto disposizioni per l’addebito diretto sul conto, che naturalmente non potrà essere effettuato per mancanza di fondi disponibili.
Ecco dunque cosa accade se non si paga la fornitura elettrica, e se avete ancora dubbi vi consigliamo quest’articolo in cui si spiegano tutti i dettagli di una bolletta scaduta.