Standby, tutti credono faccia risparmiare: lo spreco è invisibile agli occhi
Elettrodomestici spenti e consumo di energia, ecco quando lasciare la spina attaccata rappresenta uno spreco di elettricità.
Come accorgersi dello spreco di energia? Qual è il segnale che ci fa capire che dovremmo staccare la spina?
Innanzitutto occorre precisare che quando un elettrodomestico è inattivo può davvero continuare a consumare energia. Questo in genere avviene quando l’apparecchio si trova in modalità standby, ed è importante riconoscere tale modalità in ogni caso.
Modalità standby ed elettrodomestici: la luce rossa
L’esempio più ricorrente è quello della TV di casa con la luce rossa accesa. Sin da quando la TV aveva ancora il tubo catodico, un led acceso sulla base dello schermo indica che il televisore è in modalità standby.
In questa modalità, l’apparecchio continua a consumare un quantitativo di energia che, seppur minimo, risulta essere uno spreco.
La lavatrice, come il televisore, presenta il medesimo meccanismo di standby. Dunque, qualora rimanesse accesa la lucetta di fianco agli interruttori principali, sicuramente ci si troverebbe davanti a uno spreco di energia che, seppur minimo, c’è.
Lo standby è un consumo invisibile
Per quanto riguarda la modalità standby c’è da dire che non tutti gli elettrodomestici hanno una spia che indichi la modalità di standby. Un caso tipico e frequente è quello del caricabatterie dei cellulari. Esso rimane molto spesso inserito nella presa del comodino, così possiamo trovarlo già pronto da inserire prima di andare a letto. Non tutti però sanno che rappresenta un accumulo di corrente elettrica che, come tale, rappresenta un enorme spreco di energia.
Altro fattore che può rappresentare un inutile spreco di energia è la multipresa, alla quale sono collegati molti elettrodomestici. La multipresa consente la ripartizione dell’energia per tutte le spine attaccate, di conseguenza, anche nel momento in cui si utilizza soltanto un elettrodomestico fra quelli collegati, gli altri saranno ancora in funzione, anche se soltanto in modalità standby.
Il costo in bolletta degli elettrodomestici in standby
Facendo riferimento al periodo antecedente al caro energia, la spesa per media che annualmente veniva pagata per gli apparecchi in standby si aggirava intorno alle 72 euro.
Adesso che il rincaro è anche raddoppiato, la spesa potrà andare da un minimo di 100 euro, a un massimo di 150 euro annui.
La cifra, ripartita per ogni mese, può sembrare comunque irrisoria, ma in periodi come quello che stiamo vivendo, un risparmio in bolletta di venti euro ogni due mesi, ad esempio, può diventare davvero prezioso.
È per questo che, a conti fatti, scollegare le spine ogni volta che si finisce di utilizzare un elettrodomestico può tornare molto utile.
Altre indicazioni per aumentare il risparmio energetico sono, ad esempio, il fare la lavatrice durante le ore notturne, cioè dalle sette di sera alle otto del mattino, in maniera tale da usufruire del basso prezzo dell’energia in fascia oraria F23.
Inoltre si consiglia anche di lavare quando lavatrice e lavastoviglie sono a pieno carico, in modo tale da non dover rifare frequentemente il lavaggio e ottimizzare tempi e sprechi.
Risparmiare in questo periodo di caro energia si può ancora, basta soltanto cambiare le proprie abitudini con altre più sane e, come si vede, nemmeno troppo impegnative da seguire, basta soltanto usare un poco la testa. E ricordarsi che lo standby è uno spreco invisibile.