Gli italiani si preparano a dover fare i conti con le cartelle esattoriali: a rischio pignoramento ci sono tante aziende.
L’Agenzia delle Entrate si prepara ad una grossa stangata inviando le comunicazioni di pagamento con conseguente blocco dei conti bancari.
La crisi economica a cui sta andando incontro l’Italia sarà aggravata dall’invio di numerose cartelle esattoriali indirizzate ai cittadini italiani, ma anche a tante aziende. A confermarlo è Riccardo Borgato, presidente dell’ordine dei commercialisti revisori locale: “Possiamo confermare che in queste settimane stanno arrivando le richieste di pagamento delle cartelle esattoriali sospese, con provvedimenti che ne avevano congelato le notifiche, durante il periodo Covid, ma a preoccuparci è soprattutto il fatto che, oltre alla notifica di queste richieste di pagamento, è partita in maniera pesante anche la procedura esecutiva”.
In cosa consiste la procedura esecutiva? Questa azione comincia dal pignoramento orientato al sequestro di somme di denaro, beni mobili e beni immobili. Borgato specifica che una volta scaduti i termini di pagamento di queste cartelle esattoriali, nel caso in cui l’importo non venga versato o non venga impugnata la richiesta, si procede per riuscire ad incassare i soldi andando a pignorare ciò che è presente nei conti correnti attivi in banca, oppure i beni di proprietà oppure i crediti verso terzi. “Lo strumento del pignoramento verso terzi e istituti bancari spesso comporta che l’istituito bancario blocchi l’attività dei conti. Un segnale decisamente negativo per un’azienda”, dice il presidente.
Cosa fare esattamente per evitare il pignoramento? Subito dopo aver ricevuto la notifica dell’avviso di intimazione il debitore ha cinque giorni di tempo per effettuare il versamento di quanto dovuto. Si può anche richiedere la rateizzazione delle somme a debito o la sospensione legale della riscossione nei casi e nei termini previsti dalla legge.
Ci sono delle eccezioni alla rateizzazione, come spiega Borgato: “Con un provvedimento del decreto aiuti, nel periodo estivo, era stata semplificata la possibilità di rateizzazione che, fino ad un importo di 120mila euro, era possibile richiedere anche in assenza di condizioni particolari come accadeva in precedenza, ovvero senza bisogno di documentare la ‘temporanea situazione di obiettiva difficoltà’. Era stato inoltre variato l’istituto della decadenza dalla rateizzazione, non più dopo il mancato pagamento di cinque rate, ma di otto. Una volta decaduti da una dilazione, il debito residuo, però, non può più essere rateizzato”.
Bisogna stare molto attenti alle notifiche esattoriali che sono partite da almeno sei mesi e per le quali sono previste azioni esecutive importanti. Sono soprattutto le aziende ad essere colpite: le imprese che affrontano il pagamento di queste cartelle esattoriali dovrebbero pensare ad un piano di rateizzazione efficace e adatto. Sono tante le proposte per intervenire sugli importi delle sanzioni e gli oneri a carico del debitore: Borgato suggerisce di ridurli perché arrivano ad aumentare del 50% l’importo dovuto.