Il Reddito di Cittadinanza non va tolto: la Chiesa contro Meloni
Il governo probabilmente non potrà attuare la riforma che prevede la modifica della legge in merito al reddito di cittadinanza
Sarebbero proprio gli ultimi dati forniti dalla Caritas in merito alle categorie svantaggiate, a creare scompiglio sulla scelta del governo di abolire il reddito di cittadinanza per mezzo di una nuova riforma. Cei e Allenza si battono contro il nuovo possibile decreto, motivo per cui Il reddito di cittadinanza difficilmente verrà tolto.
Infatti, sarebbe stata proprio Cei (Conferenza episcopale italiana), Alleanza contro la povertà e Caritas, a prendere posizione riguardo la faccenda. Visto il livello di povertà in Italia, il Reddito di cittadinanza va sì cambiato, ma con l’obbiettivo di essere aumentato più che tolto. Il motivo di questa dichiarazione riguarda proprio i dati relativi alle categorie economicamente più svantaggiate nel nostro Paese, pubblicati in questi giorni dalla stessa Caritas in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà.
” La povertà è arrivata al massimo storico in Italia” proprio per questo “il Reddito va mantenuto e dato a tutti i poveri assoluti”. Sostiene il cardinale Matteo Zuppi. Non è bastato neanche il sussidio pubblico introdotto nel 2019 dal governo Conte. Che per di più raggiunge oggi poco meno della metà dei poveri assoluti (che in tutto sono 5,6 milioni), ovvero il 44%. assoluti”. La chiesa cattolica guidata da Papa Francesco si batte infatti, contro la scelta del futuro Governo. In questo periodo storico di forte crisi economica, le categorie più svantaggiate vanno sostenute invece che schiacciate.
Reddito di cittadinanza, il parere di Giorgia Meloni
La leader del centro destra afferma che non è mai stata sua intenzione togliere i sostegni contro la povertà, anzi, il suo obbiettivo è quello di tagliare sostegni superflui con l’obbiettivo di recuperare fondi e utilizzarli per affrontare l’attuale crisi economica. La modifica per cui si batte la Chiesa cattolica, non riuscirebbe a coprire una platea che necessita di sostegno economico al di fuori dei percettori del reddito di cittadinanza.
I dati forniti da Caritas: L’avvento di inizio pandemia da Covid-19 del 2020 ha fatto toccare i massimi storici di povertà assoluta. Le famiglie in maggior difficoltà sono 1 milione e 960mila, pari a 5.571.000 persone, tra cui oltre il 9% della popolazione è residente in Italia. La concentrazione più alta si trova nel Sud (10% dal 9,4%), mentre scende al Nord, in particolare nel Nord-Ovest (6,7% da 7,9%).
La Caritas sostiene che il reddito di cittadinanza dovrebbe essere espanso e maggiorato a tutti coloro che versano nelle condizioni peggiori, iniziando dai poveri. Ma in tutto ciò, non negano che il sostegno vada utilizzato come forte componente per la ricerca lavoro. Infatti, affermano: “vanno però garantiti adeguati processi di inclusione sociale”. Come d’altronde avrebbe dovuto essere fin dall’inizio.