Allarme Gas, durante l’inverno potremmo rimanere senza: “compratevi un generatore”
Avverte il presidente del Nomisma energia: nei giorni più freddi dell’anno potremmo ritrovarci senza gas.
Davide Tabarelli, presidente del Nomisma Energia, avverte che c’è bisogno di dotarsi di generatori di energia autonomi.
Il rischio di rimanere senza gas è concreto, e con ogni probabilità occorrerà prodursi da sé l’energia per scaldarsi.
Razionamento del gas: dal decreto consumi agli scenari futuri
Il razionamento del gas è già iniziato, e sarà l’unica soluzione anche per i mesi a venire. Durante un convegno promosso da Ascom, Abiconf e Unoenergy sharing solutions a Bologna, il presidente ci avvisa: il decreto sul razionamento del gas potrebbe essere soltanto l’inizio. La situazione è critica, e potrebbe portare a un risparmio forzoso sempre più severo.
Se ci si dotasse di generatori autonomi si potrebbe stare più sicuri, però non è facile dotare ogni struttura di un generatore indipendente.
Il prezzo del gas è in costante aumento
L’ARERA dipinge uno scenario mai visto in passato.
Il prezzo del gas è aumentato più del doppio da inizio anno. Se prima del 2022 il prezzo del gas oscillava tra gli 0,7 e gli 0,8 euro a metro cubo, ad inizio anno era già arrivato a 1,37 euro.
Ad ottobre i prezzi hanno già oltrepassato i 2,3 euro al metro cubo, e le previsioni vedono il prezzo del gas in netto rialzo.
Questo aumento, legato al blocco quasi totale delle forniture di gas russo, sconvolge ogni equilibrio sull’approvvigionamento energetico. Un simile shock, avverte Tabarelli, non è mai stato registrato in Italia. Invero, l’intera Europa non era preparata a uno scenario simile, e ne sarà del tutto sconvolta se non si prendono provvedimenti sul piano internazionale.
Se adesso le temperature sono abbastanza miti, i problemi inizieranno a presentarsi nei giorni in cui il termometro scenderà. Tabarelli mette in guardia in vista dei periodi più freddi dell’anno, e lo fa spiegando quali sono le soluzioni migliori.
Come fare per affrontare la situazione
Effettuare un’ulteriore stretta sui consumi è indispensabile.
Se si hanno a disposizione fonti di energia alternative al gas, si deve abbandonare del tutto la fornitura di gas per sfruttare le altre fonti combustibili.
La legna e il pellet nei comuni montani sono le soluzioni migliori, e in questo articolo abbiamo già spiegato come si possa risparmiare sul costo pellet, che rispetto all’anno passato è addirittura triplicato. Inoltre si potrebbe trovare interessante l’idea di installare un impianto fotovoltaico, insieme a dei climatizzatori con pompa di calore. Seguendo questo link troverete un articolo in cui potrete farvi un’idea sulla spesa minima per il fotovoltaico.
Insomma, “Razionamento” e ricerca di fonti d’energia alternative al gas sono le uniche vie da seguire.
Per superare indenni questa crisi energetica occorre tagliare il superfluo e dotarsi di impianti alternativi, ove possibile.
Il gas potrebbe essere del tutto finito durante i giorni della merla, quando a fine gennaio si registreranno le temperature più fredde dell’anno.
E a febbraio, inoltre, quando ci sarà il picco della domanda, potrebbero verificarsi scenari di penuria totale. In questi casi sarà davvero difficile trovare soluzioni estemporanee per garantire a tutti l’approvvigionamento totale del gas.