Reddito di cittadinanza, il prossimo Governo potrebbe toglierlo senza se e senza ma
Il prossimo Governo guidato con molta probabilità da Giorgia Meloni potrebbe ben presto annullare direttamente il Reddito di Cittadinanza senza dover dare spiegazioni a nessuno.
Il beneficio sociale del Reddito di Cittadinanza potrebbe presto terminare. Il nuovo Governo Meloni infatti, nella lotta ai furbetti che percepivano il reddito senza averne diritto, potrebbe decidere di abolirlo senza dover tener conto a nessuno.
L’ex Premier Giuseppe Conte ha parlato in questo caso di un “boicotaggio delle regioni” dato che la colpa del malfunzionamento del reddito a suo avviso è da assegnare proprio alle regioni italiane, le quali sarebbero le sole a dover tenere sotto controllo coloro che sono iscritti a percepire lo stipendio dato dal reddito e dovrebbero essere loro il tramite tra le aziende e il contatto con coloro che dovrebbero essere inseriti in un impiego.
Dato che a detta di Conte questo non avviene, non viene portato a termine l’obiettivo primario del reddito e per questo non funziona.
Dunque cosa può fare in questo caso il nuovo Governo?
Il nuovo Governo può decidere di abolire definitivamente il reddito
Come detto il Governo Meloni potrebbe senza problemi abolire il reddito di cittadinanza e a norma di legge non dovrebbe dare spiegazioni a nessuno.
Entra però in gioco un fatto attuale: il Reddito di cittadinanza deve essere garantito per un minimo di 18 mensilità, quindi anche se dovesse essere in qualche modo abolito, non sarà un qualcosa di immediato.
La decisione verrà presa certamente e soprattutto per evitare che furbetti del reddito che non ne hanno diritto continuino a percepirlo, ma l’idea è comunque di non togliere il sostegno a coloro che ne hanno realmente bisogno.
Infatti con molta probabilità l’annullamento del reddito porterà ad un rafforzamento di quei superbonus che sono già stati strutturati per sostenere le famiglie in difficoltà e coloro che realmente non riescono ad arrivare a fine mese.
In questo però si chiede fortemente anche il sostegno delle regioni, dato che è necessario anche rafforzare i controlli su coloro che, pure ricevendo offerte lavorative anche a tempo determinato, continuano a percepire il reddito di cittadinanza anche passati i 18 mesi, a volte per due o tre mensilità maggiorate.
O anche i controlli devono essere rigidi per coloro che addirittura anche effettuando un lavoro in nero continuano comunque a percepire il reddito di cittadinanza, cosa assolutamente scorretta e inaccettabile.
Quindi cosa succederà nel prossimo futuro? Il reddito di cittadinanza avrà realmente terminato il suo corso?